POMPOSA ARTE 2007
"Mediterraneo"
Abdallah Khaled
INAUGURAZIONE: domenica 27 maggio 2007 ore 11.30
MOSTRA A CURA DI Maria Luisa Trevisan
Con il Patrocinio del Comune di Codigoro (FE) e della Provincia di Ferrara
In collaborazione con Associazione Concerto d'Arte Contemporanea e PaRDeS
LUOGO: Palazzina IAT di Pomposa, Pomposa Centro
PERIODO: 27 maggio - 24 giugno 2007
ORARI: tutti i giorni, 9.00 – 13.00 e 15.30 – 19.00
Per Informazioni tel. 0533-719110
Il Comune di Codigoro – Assessorati al Turismo e alla Cultura organizza in collaborazione con l'Associazione Culturale Concerto d'Arte Contemporanea e lo Spazio PaRDeS Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea di Mirano (VE) la mostra personale dell'artista algerino Abdallah Khaled, a cura di Maria Luisa Trevisan. L'inaugurazione è domenica 27 agosto alle ore 11.30, presso la Palazzina IAT di Pomposa e rimarrà aperta fino al 24 giugno 2007.
Abdallah Khaled è originario della Piccola Kabylia una regione del Nord dell'Algeria, di lingua e cultura berbera. Nei suoi dipinti si ritrovano i simboli ancestrali della mucca, del toro, del bisonte, del cavallo, i guerrieri, le donne, le lance, i bastoni, le forche, le case di fango, le mura di città antiche. Egli esprime non solo la ricca e variegata cultura autoctona del Nord Africa, il sapore di questa terra originaria, il profumo del deserto, i colori dell'Atlante, ma anche il segno istintivo espressionista-astratto e graffitista, della cultura artistica contemporanea "occidentale" che scopre nel '900 i valori espressivi, genuini, forti, immediati, privi di sovrastrutture e barriere delle culture arcaiche e tribali.
Questa sua modalità espressiva trova dei collegamenti con artisti come Music, Basquiat e Vedova in particolare di cui ha frequentato i corsi all'Accademia di Venezia. Khaled lavora con una pittura materica e segni minuti, taglienti, graffiati sul colore fresco, come fossero incisi sulla pietra di una roccia, usando o i colori caldi delle terre e delle sabbie o quelli freddi dell'acqua e del cielo. Il dipinto ha generalmente uno sviluppo centrale, una sorta di centro propulsore, cuore dell'opera che imprime movimento ed energia alla scena raccontata spesso entro un solido contorno. A volte crea un turbinio di immagini che si avviluppano simbolicamente a spirale per finire in una sorta di deflagrazione della linea di contorno. La luce generalmente è endogena, proviene dalle figure stesse, come fuoco interno, anima, energia che muove ogni cosa.
La mostra personale di Khaled si riallaccia all'esposizione tenuta lo scorso anno sempre a Pomposa dall'artista Tobia Ravà, veneziano di cultura ebraica, e intreccia un discorso spirituale in cui culture diverse riescono a dialogare tra di loro. Tra i due artisti vi è un bel rapporto di collaborazione ed amicizia che risale al 2002, quando i due artisti sono invitati a eseguire un'opera grafica a quattro mani. Da questa felice esperienza sono nate in rapida successione opere che sono state esposte in varie occasioni. La mostra presenterà alcuni dipinti eseguiti a quattro mani dai due artisti, esponenti - in qualche modo - di culture che attualmente, in altre parti del mondo, si mostrano in forte conflitto, e permettono di cogliere il messaggio di fratellanza e di unione che gli artisti lanciano attraverso la loro personale ricerca affinché l'armonia che essi trovano nelle forme e nei colori sia estesa all'umanità intera; un invito quindi al "metissage", un inno alla bellezza della mescolanza.
Nessun commento:
Posta un commento