LA TELEVISIONE PUÒ ESSERE GUARDATA PERCHÉ NON EMETTE ODORI
Nella comunicazione, spesso dimentichiamo che esiste anche un canale di comunicazione olfattiva.
Nella comunicazione, spesso dimentichiamo che esiste anche un canale di comunicazione olfattiva.
31/05/2007 - Gli etologi, ci spiegano, che è fra i mammiferi, tra cui fa parte anche l'essere umano, gli odori sono importantissimi e vengono utilizzati come un vero e proprio linguaggio.
Però quando guardiamo la televisione questo non succede.
Immaginatevi cosa accadrebbe, se per esempio , vi trovaste a guardare quel" bellissimo" spot di un deodorante ambientale, che racconta di un bambino, (Coreano, con mamma Italica, quindi, molto probabilmente adottato ) che sta defecando.
Fin qui siamo già ad un buon punto d'indecenza, ma il massimo si raggiunge quando il bimbo, sempre seduto sul water ,,dice rivolgendosi alla mamma : "Che puzza" e cerca di attivare il deodorante ambientale che purtroppo è finito.
Immaginate per un attimo che anche voi, come telespettatori, potreste, sentire la puzza di "cacchina" e di non avere neanche voi il deodorante.
Non pensate ,che cambiereste immediatamente canale, ammesso che la puzza passi e non manderesti al diavolo quel bambino invitandolo ad andare a " cacare " a casa di qualcun altro.
Immaginatevi poi di essere alla visione di C.S.I (Crime Scene Investigation) e di assistere ad una autopsia. Avete idea della puzza di cadavere, della puzza di escrementi che accompagna la dipartita, della puzza dal sangue, e tutto il restò.
Quanti di voi resisterebbero più di un minuto senza andare a vomitare?
Ma non finisce qui, chi è stato in campagna, sa come puzzano le stalle ed allora, peccato che in "Uno due tre stalla" gli odori, specialmente , quello di letame, avrebbe fatto giusta cornice ai super contadini e alla super vallette aumentando di certo gli indici d'ascolto.
Ma fortunatamente la televisione non puzza
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Però quando guardiamo la televisione questo non succede.
Immaginatevi cosa accadrebbe, se per esempio , vi trovaste a guardare quel" bellissimo" spot di un deodorante ambientale, che racconta di un bambino, (Coreano, con mamma Italica, quindi, molto probabilmente adottato ) che sta defecando.
Fin qui siamo già ad un buon punto d'indecenza, ma il massimo si raggiunge quando il bimbo, sempre seduto sul water ,,dice rivolgendosi alla mamma : "Che puzza" e cerca di attivare il deodorante ambientale che purtroppo è finito.
Immaginate per un attimo che anche voi, come telespettatori, potreste, sentire la puzza di "cacchina" e di non avere neanche voi il deodorante.
Non pensate ,che cambiereste immediatamente canale, ammesso che la puzza passi e non manderesti al diavolo quel bambino invitandolo ad andare a " cacare " a casa di qualcun altro.
Immaginatevi poi di essere alla visione di C.S.I (Crime Scene Investigation) e di assistere ad una autopsia. Avete idea della puzza di cadavere, della puzza di escrementi che accompagna la dipartita, della puzza dal sangue, e tutto il restò.
Quanti di voi resisterebbero più di un minuto senza andare a vomitare?
Ma non finisce qui, chi è stato in campagna, sa come puzzano le stalle ed allora, peccato che in "Uno due tre stalla" gli odori, specialmente , quello di letame, avrebbe fatto giusta cornice ai super contadini e alla super vallette aumentando di certo gli indici d'ascolto.
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Diretto dal Dott. Giuseppe Maria Galliano
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