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venerdì 1 giugno 2007

Prodi: "Una disciplina severa per la pirateria digitale"

 
Prodi: "Una disciplina severa per la pirateria digitale"
"Rendere più stretti i rapporti scuola-imprese"

 

"Il mercato dei contenuti digitali richiede una disciplina severa e attenta: il consolidamento di circuiti paralleli e illegali di diffusione rischia da un lato di compromettere seriamente le potenzialità espansive dell'industria, dall'altro di alimentare i flussi finanziari di una criminalità organizzata che, sempre più massicciamente, trova in attività mediaticamente meno "eclatanti" ma altrettanto illecite una nuova fonte di prosperità": lo dice il presidente del Consiglio Romano Prodi sull'ultimo numero in uscita lunedì prossimo del Corriere delle Comunicazioni.

"Il governo sta lavorando per integrare la disciplina in vigore con misure più mirate ed efficaci, accompagnate da   una nuova campagna di comunicazione e sensibilizzazione – spiega ancora Prodi -  E'  indispensabile che passi questo messaggio: l'era dell'accesso e della democratizzazione della conoscenza non può fondarsi su di una libertà indiscriminata, che si traduca in una sistematica depenalizzazione dell'illecito".  

Quanto ai rapporti scuola-impresa, il presidente del Consiglio considera "essenziale la creazione di una stretta connessione tra la realtà formativa e quella aziendale. Un rapporto, questo, che deve prendere forma già a partire dal ciclo scolastico secondario superiore, attraverso una rete di relazione tra istituti tecnici, università, centri di ricerca e aziende. Il governo ha investito e investirà ancora. Ciò che è stato fatto, comunque, non è poco: si è provveduto a predisporre un piano di sgravi fiscali per chi assume personale addetto alla ricerca e allo sviluppo; si è dato il via libera al credito di imposta automatico sulle spese di ricerca; sono stati pianificati i distretti tecnologici; sono state razionalizzate e incrementate le risorse destinate ai progetti scientifici, con particolare attenzione a quelli co-gestiti   da soggetti pubblici e privati; sono stati predisposti 5 milioni di euro all'anno, per la durata di 15 anni,  per l'insediamento di una sede universitaria permanente nell'ambito del polo di ricerca e attività industriale ad alta tecnologia."  

 

Inviato da: Ludovica Ricciardi

 

 

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