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sabato 6 ottobre 2007

POLITICA: Michele Brambilla (Federazione Liberali) e i suoi Circoli diffidati


MICHELA  BRAMBILLA   E  I SUOI   CIRCOLI  
DIFFIDATI  DALL'USARE NOME E MARCHIO  
PARTITO della LIBERTA'.


Roma, 6 ottobre 2007 Alla vigilia dell'Assemblea Nazionale dei Circoli della Libertà di oggi, l'avv. Brenelli del foro di Milano, in nome  e per conto della Federazione dei Liberali, ha diffidato la signora Brambilla, in proprio e quale Presidente dell'Associazione Circolo della Libertà, dall'utilizzare nome e marchio "partito della libertà" di cui è titolare la Federazione dei Liberali, membro italiano dell'Internazionale Liberale.

Nella diffida il legale rileva che già alla fine di agosto i comunicati stampa della FdL sui mass media – ripresi nella sostanza dall'on. Berlusconi nel suo intervento a Telese alla festa UDEUR – avevano posto ben chiaro che la FDL è l'unica legittima titolare, oltre che del suo simbolo tradizionale,   di vari nomi e domini web tra cui "partito della libertà". Tuttavia negli ultimi giorni personalmente la sig.ra Brambilla (nel corso della trasmissione Porta a Porta) e l'Associazione Circolo della Libertà ( sul suo sito ufficiale)  hanno ripreso ad utilizzare il nome di "partito della libertà " per contraddistinguere un nuovo movimento politico che intendono costituire.  L'utilizzo del nome è abusivo e la Federazione dei Liberali lo ribadisce con chiarezza richiamando anche leggi e giurisprudenza costante. E inoltre precisa, a proposito delle sbandierate registrazioni della Signora Brambilla dell'omonimo marchio presso l'apposito organismo europeo di Alicante, l'OAMI,   che tali registrazioni non sono affatto operative dato che lo stesso OAMI   non ha ad oggi dato inizio alla procedura formale di pubblicazione e che non appena lo farà la FDL, forte del suo diritto prioritario, si opporrà validamente alla concessione del marchio.

La difesa da parte della Federazione dei Liberali del nome "partito della libertà" è un preciso atto politico. Infatti l'on. Berlusconi in persona ha detto cosa vorrebbe fosse il suo "partito della libertà", testualmente " il manifesto del Partito della libertà non sarà altro che il manifesto del Ppe europeo". Vale a dire Berlusconi vuol far confondere il liberalismo con le idee e le proposte dei popolar conservatori che in realtà dai liberali sono ben distinti in Italia come in Europa. Dunque la Federazione dei Liberali, difendendo il proprio diritto sul nome "partito della libertà", difende la necessità di mantenere l'identità liberale.

Federazione dei Liberali <liberali@liberali.it >

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