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venerdì 26 ottobre 2007

SOCIETA' STRETTO DI MESSINA, BONELLI ATTACCA (VERDI): "Di Pietro gioca a fare il moralizzatore e poi mantiene un monumento allo spreco"

"Trovo singolare che il Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, sostenga da un lato il de- finanziamento del Ponte e dall'altro mantenga in vita un monumento allo spreco, come la Società stretto di Messina".

Così l'onorevole Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Camera, intervenendo su Ecoradio sulla mancata liquidazione della società Stretto di Messina spa.
"Non si può giocare facendo i moralizzatori e poi si mantiene in vita un carrozzone, un paese serio non mantiene in vita una società che stipendia 100 persone di cui 13 dirigenti che non fanno niente da mattina a sera e che spende oltre 10 milioni di euro all'anno" ha dichiarato Bonelli.

Sui 350 milioni di euro di penale, che secondo l'onorevole Aurelio Misiti dell'Idv,(ieri ai microfoni di Ecoradio,ndr), si sarebbero risparmiati grazie al mancato scioglimento della società, Bonelli ha spiegato: "Le uniche cose che sarebbero state pagate  erano le spese per la progettazione fino ad oggi fatte, non è vero che ci sono delle penali da pagare, le penali si pagano quando ci sono dei contratti scritti e dei progetti approvati. Ebbene per il il Ponte non c'è ancora il progetto esecutivo e non c'è stata l'approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica".

Sulla realizzazione dell'opera, invece, secondo il capogruppo dei Verdi "esistono altre priorità. La Sicilia si trova senza condotte per portare l'acqua potabile nelle case, mentre la Salerno- Reggio Calabria non è stata ancora ultimata".

Sull'opportunità di far approvare l'emendamento per sciogliere la società Stretto di Messina, "è doveroso farlo alla Camera -  ha risposto Bonelli - per rispondere all'appello rivoltoci dal Premier Romano Prodi, che chiede di rispettare il programma dell'Unione" .

 



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