"Leggo alcune repliche e dichiarazioni di questi giorni di esponenti politici calabresi nazionali e regionali. In una terra arida e rude come la Calabria nessuno mai s'immaginava di parlare di filiera cinema dal lato di chi produce; era un privilegio della capitale e dei grossi centri, se non avessi iniziato io a lanciare idee capaci di tradursi in realtà, magari nessun politico, oggi, avrebbe così tanto da dire" afferma il giovane regista Franco Gramisci, vicino al Partito Democratico.
"Già nel 2002, quando lavoravo a Roma tra gli studi di Cinecittà e varie società cineaudiovisive, credendo e sperando in una nuova Calabria, mi stavo preoccupando molto prima che sia Chiaravalloti sia Loiero iniziassero a parlare in Calabria di cinema e di Film Commission. Feci infatti di tutto per portare all'attenzione regionale l'importanza del settore, dando con senso di altruismo alcune mie proposte, poi tradotte in realtà: già per l'istituzione di una Film Commission regionale (avviata con impegno di fondi il 30 gennaio 2006), sono stato stimolato all'epoca anche dall'allora coordinatore delle film commission nazionali nonché direttore del Piemonte Film Commission Giorgio Fossati. Se la Calabria era l'ultima regione a non avere ancora un organismo simile, la Regione Piemonte finanziava fiction come 'Cento Vetrine'. Oggi si parla di Città della fiction a Lamezia (chissà mai perché proprio lì!), di Film Commission con 3 milioni di euro di budget, assegnato per far finire magari idee e progetti validi nell'ombra (tranne quando si tratta di sostegni a film-abbuffata di registi già al botteghino oltre che coinvolti in prima persona nella stessa struttura erogante), di Bruzio Film Festival di Cosenza in cui si è sperimentata una interazione già avviata dal sottoscritto tre anni fa con il primo Jonio International Film Festival, organizzato in Calabria con oltre 15 nazioni partecipanti... Niente polemiche, ma dagli esponenti politici di spicco del PD (da cui attendiamo vera innovazione), dal caro Senatore Franco Bruno a Ciccio Zinnato fino al Governatore Loiero, ai quali va tutta la mia stima, dopo tante idee e carne messa sulla brace da professionisti calabresi che credono ancora nel valore delle sfide nella propria terra, la Calabria si aspetta qualcosa in più di un semplice comunicato… Magari iniziando proprio dal premiare anche il merito"
Inviato da: Michela Albanese
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