Dopo i siti delle opportunità delle attività industriali arriva la mappa delle attività agricole campane con bollino blu. Un progetto per l'identificazione, la tracciabilità e la certificazione di qualità garantita dei prodotti della filiera agroalimentare campana è stato annunciato stamani dall'assessore regionale all'Agricoltura e alle Attività produttive Andrea Cozzolino intervenuto stamani all'Orto Botanico di Napoli alla presentazione del Programma di sviluppo rurale della Campania (Psr 2007-2013) recentemente approvato dalla Commissione Europea.
“Nell'utilizzo di 1,9 miliardi di fondi disponibili per lo sviluppo rurale della Campania 2007-2013 – ha detto Cozzolino - spenderò tutte le mie energie per qualificare la spesa e soprattutto per dare certezze ai cittadini e ai consumatori sia rispetto alla qualità della produzione sia riguardo alla totale salubrità dei cibi e degli alimenti che giungono sulle nostre tavole. In Campania – ha aggiunto Cozzolino – abbiamo straordinarie risorse agroalimentari da tutelare. La mozzarella di bufala Dop, i vitigni del beneventano e dell'avellinese, l'olio del Cilento, il pomodoro dop dell'agro nocerino-sarnese sono prodotti famosi in tutto il mondo al cui mercato dobbiamo gran parte del buon risultato registrato dalla Campania nell'export che cresce più che in altre regioni, più che nel Nord Est del Paese. E' per questo che useremo il pugno duro nel procedere alla tutela della sicurezza alimentare”. “Se ci sarà da chiudere aziende non a norma le chiuderemo” – ha sottolineato Cozzolino che ha anche annunciato il pugno duro della Regione nell'intensificazione e qualificazione dei controlli sulle filiere produttive, nella bonifica delle aree a vocazione agricola e nella assoluta tutela delle aree, dei suoli e delle zone in cui oggi l'ambiente e il paesaggio sono garanzia di qualità dei prodotti. “E' mia intenzione – ha concluso Cozzolino – partire subito con un progetto, da finanziarie con i primi bandi europei e anche con risorse interne all'amministrazione, per la tracciabilità di ogni singolo prodotto venduto al dettaglio, in maniera che si possa individuare non solo l'area di provenienza ma anche il singolo allevamento, il suolo, l'area in cui uno stabilimento opera e avere, così, a portata di mano, anche con il supporto di interfacce informatiche pubbliche, informazioni dettagliate sui mezzi, e tecniche di produzione, sulla qualità delle acque e dei suoli, i sistemi produttivi utilizzati e i fertilizzanti impiegati anche nei singoli dettagli”. L'obiettivo dichiarato da Cozzolino è dunque una lotta sena quartiere non solo alle sofisticazioni alimentari ma anche alle produzioni non sicure o pregiudicate dall'inquinamento ambientale. “In Campania l'inquinamento è un problema, ma lo è di alcune aree, che vanno bonificate e non di altre, che vanno tutelate. Se ci sono territori inquinati e le analisi ambientali ci diranno che in una determinata area un'azienda effettua produzionI non sicure interverremo con polso fermo al fianco della magistratura. L'obiettivo principale è la tutela dei cittadini e dei consumatori. Ciò innescherà un processo di trasparenza per il quale tutti si sentiranno dalla stessa parte e non esiteranno a denunciare chi in questi anni ha perpetrato disastri ambientali in alcune aree della nostra regione.
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