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giovedì 28 febbraio 2008

Tenco a tempo di tango. Matera Teatro Duni, 4/03/2008


TENCO A TEMPO DI TANGO

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Matera Teatro Duni - Martedì 4 marzo 2008 - sipario ore 21.00

Giorgio Ugozzoli

presenta

Tenco a tempo di tango
di Carlo Lucarelli

regia di Gigi Dall'Aglio

con Adolfo Margiotta e Mascia Foschi

musiche originali e arrangiamenti di Alessandro Nidi

con Alessandro Nidi (Pianoforte)

Massimiliano Pitocco (bandoneon)

Giuliano Nidi (contrabbasso)

"Sam" Marlieri (percussioni, clarinetto, sax)

Matera, 28 febbraio 2008: La stagione teatrale al Teatro Duni di Matera, organizzata da Cose di Teatro e Musica di Dino Quaratino, con il patrocinio della Regione Basilicata, ed il coordinamento di Incongress nella città dei Sassi, propone per il prossimo 4 marzo un appuntamento con il giallo di Carlo Lucarelli: "Tenco a tempo di tango".

Il 27 gennaio 1967 il corpo di Luigi Tenco viene trovato esanime nella sua camera d'albergo: la morte è causata da un colpo di pistola alla testa, a poche ore dall'eliminazione della sua canzone dal Festival di Sanremo. Ancora oggi questa vicenda è pervasa da dubbi e inquietudini. Tuttavia in questa piéce Lucarelli non vuole indagare sul mistero che avvolge la morte di Tenco, piuttosto sulla vita intensa del cantautore italiano negli anni precedenti; in particolare, su un viaggio in Argentina che Tenco compì nel 1965. "Tenco a tempo di tango" è stato accolto da un diffuso consenso della critica teatrale, grazie allo stile narrativo secco ed intrigante dell'autore: Carlo Lucarelli è un affermato scrittore di letteratura gialla e noir, oltre che apprezzato conduttore televisivo; il suo programma "Blu Notte" è ormai giunto alla sua sesta edizione.

Rassegna stampa

  • La Stampa (Augusto Rembado)

"Lei ha voce d'angelo e una presenza scenica che a qualcuno ha ricordato la mitica Rita Hayworth, lui offre brividi di commozione quando interpreta con intensa partecipazione "Un giorno dopo l'altro", loro suonano magistralmente le musiche di Tenco intrecciate ai tanghi argentini. (...) Un successo, preannunciato dall'ampia eco mediatica che ha avuto l'evento in sede di presentazione, ma ampiamente meritato alla prova del palcoscenico."

  • Il Secolo XIX (Silvana Zanovello)

"Sulle note delle più belle canzoni in versione tanghera, suonate da Alessandro Nidi, Giuliano Nidi, Samuele Maglieri, Massimiliano Pitocco, la "non trama" scorre su un'onda che regala momenti di emozione. Con regia di Gigi Dall'Aglio, la "tanghera" Mascia Foschi impone una presenza e una personalità calamitante. È "colorato" senza risparmio, ma sempre personaggio e mai macchietta, il poliziotto di Adolfo Margotta che, senza dire addio al cabaret, sa misurare con successo il respiro della prosa."

  • La Gazzetta di Parma (Valeria Ottolenghi)

"Lo struggente fascino del tango, delle canzoni di Tenco, dolcezza e malinconia, vasti, complessi sentimenti d'amore attraversati da nostalgia e commossa vitalità, rimpianti e gioia, un bellissimo affiatamento in scena tra musica e teatro, con semplicità e divertimento. (...) Affascinante, la voce calda, intensa, vibrante, Mascia Foschi, ma di grande equilibrio e intelligenza teatrale tutto lo spettacolo, musica e racconto, un'atmosfera avvolgente, i ritmi trascinanti, personaggi tratteggiati con leggerezza e simpatia."

Note di spettacolo

Luigi Tenco venne trovato morto nella sua camera d'albergo la sera stessa della sua esclusione dal Festival di San Remo del 1967. Nel dicembre del 1965 Luigi Tenco fece un viaggio in Argentina per partecipare all'ultima puntata di una telenovela la cui colonna sonora era la canzone di Luigi Tenco "Ho capito che ti amo", un viaggio quantomeno strano in quanto Luigi Tenco in quel periodo era sotto le armi perciò impossibilitato di uscire dai confini. La sua morte (omicidio o suicidio) fece tanto discutere e rimane tuttora oggi un mistero, mentre la sua musica e i sui testi continuano ad attraversare indenni gli anni e, come vedremo, più che mai appaiono attuali.

Quelli sono i fatti veri questa, invece, la storia teatrale: un ispettore della polizia di Sanremo (Adolfo Margiotta), subito dopo il suicidio di Luigi Tenco durante il Festival di Sanremo del 1967 venne incaricato dal Commissario della Questura di San Remo d'investigare sulle attività che il cantante fece durante un suo viaggio a Buenos Aires nel dicembre del 1965 dove rimase per circa 10 giorni di cui poco si sà. Nelle sue ricerche l'ispettore si imbatte in una locanda ("El Viejo Almacen") dove tutte le sere una piccola orchestra suona canzoni di Luigi Tenco al ritmo locale cioè il Tango. La cantante del gruppo (Mascia Foschi) sembra conoscere tanti (troppi) particolari della vita e dei lavori del cantautore. Un divertente susseguirsi di sospetti e malintesi animano la storia.

Addentrandosi nei testi delle canzoni di Tenco e spinto anche dall'influenza della ragazza l'ispettore si allontana piano piano dal filone investigativo e inizia a scoprire un mondo diverso da quello finora da lui conosciuto fatto d'uguaglianza, amore e pace sviluppando in lui lo stesso germe che mobilitò poco tempo dopo, milioni di giovani in tutto il mondo dando origine al movimento del '68. Un finale a sorpresa che interpreta a pieno i messaggi contenuti nelle opere di Luigi Tenco.

Una storia intrigante e divertente che Carlo Lucarelli racconta con la sua solita bravura riuscendo a convertire un discusso fatto di cronaca in un'occasione per rivisitare la musica e la poesia dello straordinario cantautore italiano. "Tenco a Tempo di Tango" è anche un momento di grande musica grazie agli arrangiamenti di Alessandro Nidi e dall'interpretazione dal vivo del suo quartetto (pianoforte, contrabasso, percussioni e bandoneon) e la bellissima voce di Mascia Foschi.

Durante lo spettacolo vengono eseguiti:: Io Sì, Ho Capito che ti Amo, Angela, Ah L'Amore, Ciao Amore Ciao, Lontano Lontano, E se ci diranno, In qualche parte del Mondo, Vedrai Vedrai , Mi sono Innamorato di te etc.

"Note sul gioco di una regia"
di Gigi Dall'Aglio

Devo trovare una soluzione. Vorrei che le prove di questo spettacolo non finissero mai e, d'altra parte, come la mia vocazione impone, vorrei che una bella sera le mie emozioni diventassero di pubblico dominio. Non mi stanco di ascoltare il "tango cantato" (Mascia), non mi stanco di ascoltare queste canzoni (Tenco) innervate dalla sottile e penetrante inquietudine del tango (Nidi). Ma quanto è straziante il piacere, tanto è snervante l'attesa cui questo "cantare" ti obbliga mentre aspetti qualcosa che deve accadere, ma che forse è già accaduto o chissà.

Sospeso ad una energia potenziale e vibrante che si traduce in atto solo a tratti (trattenuti) sul levare della battuta, cerco di capire dove, tra i risvolti della mia esistenza, ho già sperimentato questo tormento. E questa ricerca trova conforto e asilo nella bella storia che l'autore (Lucarelli), con leggerezza e ben documentata malizia, ha costruito attorno a quei fatti e a quei versi che forse ora possono svelare, dopo averli mascherati, i turbamenti di una vita.

Su questa indaga un personaggio semplice: un commissario di polizia senza grandi ambizioni e senza aggressività, che segue le vicende di Maigret in televisione (Margiotta) e che, in questa atmosfera, avverte, a sua volta, il timore che qualcosa gli stia sfuggendo. Gli sfugge l'enigma di una vita, ma anche quello della sua vita, di quel male di vivere iscritto nell' esistenza di tutti, come già è tracciato nei codici del tango.

Così siamo tutti lì a giocare con questa materia, con queste canzoni, con questa storia per scoprire il momento che viene prima del "non ritorno". Siamo lì sul palcoscenico a cercare di non farci sfuggire la vita.

Le musiche
di Alessandro Nidi

Le melodie di Tenco, i testi melanconici, forti appassionati hanno guidato l'ispirazione al tango. Le stesse armonie possiedono passaggi, tentazioni, colori, tipici del tango. Rileggere le sue canzoni a tempo di tango ha voluto dire spostare accenti, aggiungere accordi, fiorire di note melanconiche i passaggi melodici, ritmare con più veemenza, cantare con più disprezzo o più disperazione, con più ironia o più allegria.

Collegamenti utili

Sito ufficiale dello spettacolo contenente ulteriori notizie, foto, video e recensioni.

http://www.tencott.it

Link diretto alle immagini ad uso della stampa

http://www.tencott.it/foto_stampa/stampa.htm

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A sipario alzato non sarà consentito l'ingresso in sala, se non dopo la fine del primo atto. Eventuali variazioni al programma si potranno verificare per cause indipendenti dalla volontà dell'organizzatore. Riduzioni: Hanno diritto alle riduzioni: i giovani fino a 18 anni, gli anziani con più di 60 anni, i militari, gli studenti dell'Università degli Studi di Basilicata. L'abbonamento ridotto è strettamente personale, pertanto può essere utilizzato soltanto dal titolare: in caso di controllo da parte del personale di sala o della SIAE deve essere esibito unitamente ad un documento di riconoscimento (E alla tessera di iscrizione all'ARDSU, se acquistato con il contributo dell'ARDSU)

I prossimi appuntamenti della Stagione Teatrale 2008

Lunedì 17 marzo 2008 (fuori abbonamento)

Location

Matera - Teatro Duni

Data

Lunedì 17 marzo 2008

Tipologia

Rassegna Teatrale Matera 2008
Giovanni Allevi livetour 2008

Prezzi

Platea: € 35,00 - Galleria € 30,00

Lunedì 31 marzo 2008

Location

Matera - Teatro Duni

Data

Lunedì 31 marzo 2008

Tipologia

Rassegna Teatrale Matera 2008
Associazione culturale per i due mondi
I 39 scalini
di John Buchan's con Urbano Barberini - Franco Oppini - Nini Salerno e Barbara Terinoni

Mercoledì 2 aprile 2008

Location

Matera - Teatro Duni

Data

Mercoledì 2 aprile 2008

Tipologia

Rassegna Teatrale Matera 2008
Compagnia Flamenquevive
Pinturas
Omaggio a Pablo Picasso

Venerdì 11 aprile 2008

Location

Matera - Teatro Duni

Data

Venerdì 11 aprile 2008

Tipologia

Rassegna Teatrale Matera 2008
Compagnia Il Globo
8 donne e un mistero
Con Caterina Costantini - Corinne Clery - Elsa Martinelli - Eva Robins. Regia di Pino Insegno

Martedì 15 aprile 2008

Location

Matera - Teatro Duni

Data

Martedì 15 aprile 2008

Tipologia

Rassegna Teatrale Matera 2008
Compagnia Teatro e Società
La rosa tatuata
di Tennessee Williams - con Mariangela D'Abbraccio. Regia Francesco Tavassi

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