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giovedì 28 febbraio 2008

PREMIO AMERIO a MATEMATICO di SISSA ANTONIO AMBROSETTI


COMUNICATO STAMPA

28 febbraio 2008


PREMIO AMERIO AL MATEMATICO DELLA SISSA ANTONIO AMBROSETTI


Il 12 marzo a Venezia parlerà di matematica e delle sue applicazioni nell'ambito
di una iniziativa promossa dal Ministro Fioroni


Considerato uno dei maggiori esperti mondiali di Analisi matematica non lineare e professore ordinario del settore di Analisi funzionale alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, Antonio Ambrosetti si è aggiudicato l'importante riconoscimento dell'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere. Il Premio Amerio, intitolato al matematico del Politecnico di Milano scomparso nel 2004 che tanto ha contribuito a promuovere le applicazioni della matematica all'ingegneria.

Ambrosetti, decano della Sissa, coinvolto nell'istituzione a Trieste del primo nucleo di ricerca in analisi non lineare fin dall'anno dell'istituzione della Scuola, nel 1978, è stato premiato con una medaglia d'oro per i contributi di particolare rilievo dati nel campo dell'analisi matematica. «Per Amerio ho sempre nutrito una stima profonda e non solo scientifica – commenta Ambrosetti –. Luigi Amerio è stato per un certo periodo il mentore di Giovanni Prodi, che a sua volta è stato mio supervisor. Se mi considero figlio "matematico" di Prodi, di Amerio sono quindi il nipote».

Nato a Bari nel 1944, Ambrosetti si è laureato in matematica all'Università di Padova nel 1966. È membro del comitato editoriale di 15 riviste scientifiche internazionali e ha già ottenuto numerosi riconoscimenti importanti. Tra questi, il premio Caccioppoli nel 1985, Chaire Lagrange a Parigi nel 1991, la laurea honoris causa dall'Universidad Autonoma di Madrid nel 2005; è socio dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino e dal 2003 è socio nazionale dell'Accademia Nazionale dei Lincei. A questi riconoscimenti si aggiunge, ora, la medaglia dell'Istituto Lombardo, fondato nel 1797 da Napoleone Bonaparte su modello dell'Institut de France, che ha avuto tra i suoi presidenti anche Alessandro Volta e Alessandro Manzoni.

Ambrosetti, già docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è stato inoltre visiting professor in molte università in tutto il mondo: da Brema, Praga, Parigi, Madrid, Granada, agli Stati Uniti e al Giappone. Ed è stato supervisor di tanti studenti di dottorato, molti dei quali ormai professori in prestigiose università.

Un nuovo riconoscimento, dunque, per il matematico italiano che dalla Sissa continua a formare brillanti studenti accompagnandoli nel mondo della ricerca in matematica.

Ma come nasce la passione per la matematica? Per Ambrosetti un amore di vecchia data. «Alle scuole elementari ero molto più contento quando in classe dovevamo risolvere dei problemi piuttosto che fare temi o il dettato. Al liceo, poi, dimostrare i teoremi mi appassionava molto: prediligevo le questioni teoriche ed è per questo che, dovendo scegliere il percorso futuro all'università, ho scelto Matematica, più astratta rispetto a Fisica e Ingegneria».

Ma perchè oggi uno studente liceale dovrebbe decidere di proseguire gli studi nel campo della matematica? «La matematica è un po' come l'arte, una sorta di piacere intellettuale. Alla base della scelta, quindi, deve esserci innazitutto l'interesse personale. E l'entusiasmo. Perchè se si fanno le cose con entusiasmo ci si diverte. E l'astrazione del pensiero matematico può essere molto divertente. Comunque perchè scegliere la matematica? Be', oggi studiare matematica non vuol dire fare solo l'insegnante. È riconosciuto ormai l'ampio spettro di ricadute applicative che ha la matematica, per cui oggi il matematico è richiesto anche dalle banche, dagli istituti finanziari e statistici, dalle assicurazioni ecc. Perchè con la sua elasticità di ragionamento è capace di affrontare i problemi e risolverli».

Ciononstante a volte preoccupano alcuni dati che indicano la disaffezione dei più giovani dalle materie scientifiche, e non solo in Italia.

«In Sissa non ci siamo accorti di questa disaffezione dei giovani nei confronti della matematica e delle altre materie scientifiche. Continuamo ad accogliere e formare studenti talentuosi ed entusiasti. In generale, però, la disaffezione si riscontra ed è opportuno allora far capire a tutti gli studenti l'importanza e il fascino della matematica. Anche per questo ho accettato di partecipare il 12 marzo a Venezia a un incontro dedicato all'arte delle formule e dei numeri, nell'ambito dei seminari tematici nazionali promossi dal Ministro Fioroni. Parlerò della relazione tra matematica e le scienze applicate e cercherò di far capire perchè la matematica è importante e affascinante».

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Simona Regina

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SISSA
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