COMUNICATO STAMPA
Federico Cafiero De Raho, magistrato della Procura di Napoli: "il legislatore deve trovare dei meccanismi più rapidi per individuare e confiscare i beni ai clan"
"La difficoltà è enorme perchè le organizzazioni, come quella dei Casalesi, riescono a investire i propri profitti anche senza una traccia, nel senso che possono avvalersi di qualsiasi imprenditore e qualsiasi società. Il denaro contante può essere mascherato in tantissime forme. Basta guardare quanti centricommerciali stanno sorgendo nel casertano. Bisognerebbe domandarsi come sono sorti e quanto del danaro che muove l'economia di questi centri deriva da movimenti illeciti. Bisogna reinserire anche questi grandi centri di vendita nel controllo del contante, creare delle squadre specializzate", così Federico Cafiero De Raho, ai microfoni di Ecoradio.
E ancora aggiunge: " Ricordo come i casalesi siano stati i primi a infiltrarsi nei consorzi di calcestruzzo e piegarli a proprio profitto, controllando tutti i lavori pubblici e privati. Devo pensare che oggi i loro investimenti siano rivolti a altre forme capaci di occultare il loro flusso di danaro. Dalle indagini degli ultimi tempi si è notato come l'investimento della Camorra sia andato ben oltre il casertano, spostandosi anche al nord: questo rappresenta un pericolo ed è quindi necessario trovare strumenti più efficaci per fronteggiarla ".
Ufficio stampa
Ecoradio
064204521
"La difficoltà è enorme perchè le organizzazioni, come quella dei Casalesi, riescono a investire i propri profitti anche senza una traccia, nel senso che possono avvalersi di qualsiasi imprenditore e qualsiasi società. Il denaro contante può essere mascherato in tantissime forme. Basta guardare quanti centricommerciali stanno sorgendo nel casertano. Bisognerebbe domandarsi come sono sorti e quanto del danaro che muove l'economia di questi centri deriva da movimenti illeciti. Bisogna reinserire anche questi grandi centri di vendita nel controllo del contante, creare delle squadre specializzate", così Federico Cafiero De Raho, ai microfoni di Ecoradio.
E ancora aggiunge: " Ricordo come i casalesi siano stati i primi a infiltrarsi nei consorzi di calcestruzzo e piegarli a proprio profitto, controllando tutti i lavori pubblici e privati. Devo pensare che oggi i loro investimenti siano rivolti a altre forme capaci di occultare il loro flusso di danaro. Dalle indagini degli ultimi tempi si è notato come l'investimento della Camorra sia andato ben oltre il casertano, spostandosi anche al nord: questo rappresenta un pericolo ed è quindi necessario trovare strumenti più efficaci per fronteggiarla ".
Ufficio stampa
Ecoradio
064204521
Nessun commento:
Posta un commento