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giovedì 29 maggio 2008

Malattie gravi: nuove terapie contro i mali del secolo

Sono enormi gli sviluppi della medicina in questi anni e i continui studi per sconfiggere e limitare i danni delle malattie più gravi trovano fasi di sviluppo ogni giorno.

Ad esempio fra le malattie più temute , il cancro, lascia aperte molte più speranze di guarigione rispetto ad anni fa; è recente come nella città di Siena si studino forme innovative in oncologia che portano alla nascita di nuove terapie che vanno a potenziare il sistema immunitario. Nel particolare lo studio senese, ha come oggetto la possibilità di modificare attraverso farmaci il Dna delle cellule neoplastiche incentivandone il riconoscimento da parte dell’organismo che può così aumentare la sua difesa, inoltre vi sono in corso nuove sperimentazioni con risultati incoraggianti mediante l’utilizzo di cellule staminali emopoietiche.

Un’altra malattia che fa paura, l’ictus celebrale che conta più di cinque milioni di morti ogni anno, è stata all’attenzione di alcuni ricercatori italiani dell’istituto Mario Negri di Milano, la cui ricerca ha evidenziato come una proteina del plasma umano, definita C1-inibitore, caratterizzata da un potente effetto neuro protettivo, riesce a ridurre fino al 90% il danno celebrale e si pone quindi come partenza per nuove efficaci terapie.

European Stroke Congress ha riunito il nuovo progetto “Stroke Lysis Box” e la telemedicina contro l’ictus acuto, fornendo una possibile terapia salva-vita. In queste nuove cure risulta essenziale agire in tempi brevi e in particolare gli studi effettuati hanno messo in evidenza come il farmaco trombolitico sia efficace se somministrato entro le prime tre ore dei sintomi di ictus.

A fianco di questo la telemedicina permette al medico esperto in particolare di ictus, o ischemia cerebrale, di assistere attraverso la rete, a distanza, il centro non specialistico per poter fornire quella terapia d’urgenza necessaria nella cura dell’ictus. “Stroke Lysis Box” nasce proprio per rendere disponibile alla medicina d’urgenza la terapia trombolitica a chi è colpito dal male con la disponibilità di medici addestrati operanti negli ospedali. In particolare nella lotta contro l’ictus acuto, l’ACT NOW, mira a preparare personale che può operare già efficacemente ad esempio in ambulanza, per una corretta e celere valutazione dell’ictus, onde poter poi essere trasferito nei centri competenti nei tempi più veloci possibili, con una rete efficace di coordinamento tra pronto soccorsi e ospedali.

Nuove speranze arrivano anche per la cura e la terapia epilessia, in particolare dalla farmacogenetica. Sembra questa una strada percorribile per avere nuove risposte in merito a questa malattia fra le più difficili da controllare. L’idea è già stata studiata ad esempio dai ricercatori dell’Istituto “Genome Sciences & Policy” di Londra dove si è esaminato l’apparato genetico dei pazienti cosa che permette di scovare prima della terapia, le modalità e l’indirizzo di cura più opportuno per un dato paziente, diminuendone gli effetti collaterali.

Un punto comune a tutte le nuove scoperte e ricerche nel campo medico delle nuove cure è certamente quello della prevenzione ove possibile e della reazione, con cura diretta, più veloce possibile ai primi sintomi di malattia.

A cura di Michele De Capitani
Prima Posizione Srl – Agenzia marketing

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