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mercoledì 25 giugno 2008

Relazioni Pubbliche e blogosfera

Le relazioni pubbliche e la blogosfera
Cresce l'attenzione verso la comunicazione Web 2.0. Ma il contesto italiano rispecchia davvero questa evoluzione? Italo Vignoli lancia sul suo blog un'interessante riflessione sulla situazione attuale delle Rp in rapporto alla comunicazione on line.

Più mi guardo intorno, e più trovo aziende che non riescono - o non vogliono (?) - comprendere le modalità di comportamento online. Questo comportamento, in più di un'occasione, riguarda anche le agenzie di relazioni pubbliche.

Ci sono anche aziende che affidano ad agenzie che non hanno un blog, un wiki o uno straccio di presenza su Internet (a parte il sito, che in questo caso non conta) la loro comunicazione online.

Certo, l'agenzia in questione afferma di essere leader nella comunicazione Web 2.0?, e nessuno si preoccupa di verificare che un'affermazione priva di significato come questa corrisponda alla realtà dei fatti.

Dal primo comunicato stampa a oggi sono passati più di cento anni (Ivy Lee, 1906), e dal primo che ho scritto io a oggi sono passati circa 35 anni (in mezzo ci sono 27 anni di carriera in azienda e in agenzia, una laurea e qualche migliaio di comunicati stampa su temi di sport, edilizia e ingegneria civile, agroalimentare e tecnologia).

Facendo un paio di rapidi conti, e analizzando le varie ondate sia a livello di media che a livello di metodologie legate alla professione, io sono alle relazioni pubbliche 12.0 ma sono così stupido da continuare a dire che le PR devono continuare a essere le stesse, indipendentemente dall'evoluzione dei media e degli strumenti di comunicazione.

tratto dal blog di Italo Vignoli

Pubblicata il 25/06/2008

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