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giovedì 30 luglio 2009

Piedigrotta - La festa di Napoli

 

 

     Sabato 5 settembre, con la sfilata dei carri allegorici si rinnoverà la festa di Piedigrotta, un viaggio a ritroso nel tempo. Sospesa nel 1995 e ripresa nel 2007 la kermesse durerà dieci giorni dal 3 al 13 settembre con musica, luminarie, fede, folklore, arte, concorso dei bambini con vestitini di carta coinvolgendo duemila volontari; 250 artigiani stanno lavorando da giorni alla creazione dei dieci carri che rappresenteranno le Municipalità cittadine, coordinati per la parte artistica dal maestro Enzo Avitabile; 1000 persone saranno coinvolte nell'animazione dei carri tra figuranti, artisti, musicisti; 300 impegnate nella distribuzione di materiale informativo; 100 artisti protagonisti dei vari spettacoli; 20 artigiani per i fuochi pirotecnici che illumineranno il lungomare di Via Caracciolo e 44 persone per l'allestimento della mostra sul Futurismo. Momento clou venerdì 11 in Piazza Plebiscito con un concerto di Elton John in una data che vuole ricordare l'attentato alle Torri Gemelle di New York.   

      La Piedigrotta rientra nel calendario dei "6 Viaggi" della Regione Campania ed è stata presentata alla stampa dal governatore Antonio Bassolino, dal sindaco Rosa Russo Iervolino, dall'assessore regionale alla cultura, Riccardo Marone, dal presidente dell'Ente Provinciale del Turismo Dario Scalabrini che si augurano di portare in città migliaia di turisti italiani e stranieri. Costo della manifestazione intorno ai duemila euro.

     Tornano in auge anche le audizioni di voci nuove con i cantanti che dovranno esibirsi dal vivo accompagnati da un pianista o da un chitarrista. Significativa la partecipazione dei maggiori poeti napoletani alla Festa di Piedigrotta nelle passate edizioni. "Vera e propria miniera la sezione Lucchesi Palli, aggregata alla Biblioteca Nazionale di Napoli contenente – dichiara il direttore Mauro Giancaspro - tra le sue collezioni di musica e teatro una ricchissima raccolta di canzoni napoletane scritte per la Piedigrotta; raccolta arricchita nel tempo con acquisizioni importanti, ultime delle quali gli archivi di Raffaele Viviani e di E.A. Mario. Un percorso storico, quello che la Lucchesi Palli consente, snodato nell'arco di quasi un secolo, dalla Piedigrotta dell'editore Santojanni del 1886, alla più moderna di E.A.Mario, del 1960".

       Una rivista dei primi anni del' 900, La maschera di Piedigrotta, oltre a pubblicare spartiti e versi delle composizioni di Bovio-Nardella, Di Giacomo-Borg, Macchia-Capua, De Curtis-Napoletano, scriveva "La verità è che neanche noi abbiamo saputo o voluto resistere energicamente all'uragano canoro che si abbatte sulla nostra città dalla metà di agosto alla metà di settembre e che è designato con un nome che è un simbolo: Piedigrotta.

    Le selezioni per le audizioni 2009 si terranno nei giorni 6 e 7 agosto presso il Teatro Sannazaro, dalle quali uscirà una rosa di cantanti che si esibirà alla Rotonda Diaz. Nomi eccellenti ed emergenti hanno assicurato la loro adesione, da Luca Sepe, Frank Tellina band, Bruno Cuomo (vincitore di "Operazione trionfo"), programma tv, Franco Calabrese (autore "Ho scritto t'amo sulla sabbia") e Cosmo Parlato.

   Questa edizione vuole rendere omaggio, inoltre, con una mostra a Palazzo Reale e, uno spettacolo "Piedigrotta futurista" alla rivoluzione del Futurismo, movimento che a Napoli mosse i suoi primi passi sul "rumorismo" e vide impegnati poeti, scrittori, musicisti, illustratori. La mostra curata da Achille Bonito Oliva, lo spettacolo di Cangiullo sarà rielaborato da Gianfranco Gallo. Infine tornerà, come gli anni scorsi, il musical "Festa di Piedigrotta", versi, prosa e musica di Raffaele Viviani, interprete e regista Nello Mascia con le musiche di Eugenio Bennato.

    Una finestra internazionale, invece sarà la presenza di John Turturro, impegnato con le riprese del suo film "Neapolitan Songs".

    La festa ha origini antichissime. Dove oggi si trova il Santuario di Santa Maria di Piedigrotta, luogo eletto per i festeggiamenti, sorgeva un tempio dedicato a Priapo che era festeggiato nel mese di settembre. Con l'avvento del cristianesimo, il tempio passò alla Vergine, ma i napoletani non si scomposero e continuarono a festeggiare la ricorrenza con musica e fuochi.

 

 

 

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