Pagine

venerdì 24 luglio 2009

Velia svela i suoi Tesori

     Svetta imponente tra il mare, le colline e i monti la Torre di Velia, il castello fortificato che domina l'Acropoli della colonia greca, testimonianza dell'occupazione più recente dell'area archeologica, nel cuore del Cilento, a quaranta chilometri da Paestum, in uno scenario naturale di incomparabile bellezza.
       Studiosi, autorità e giornalisti in visita ai lavori di restauro degli edifici all'interno del perimetro della città antica di Elea.
       Delimitata dai resti di imponenti mura di pietra, si trova la meravigliosa Porta Rosa che costituisce il più antico esempio di apertura con arco a tutto sesto. La porta è giunta intatta fino ai nostri giorni perché costruita e interrata subito dopo perchè costituiva un punto debole nelle difese del centro abitato. Sull'Acropoli si possono ammirare il piccolo teatro greco-romano, le due chiese, nelle quali sono stati collocati i reperti recuperati e destinati a inquadrare la storia della comunità, la casa con affreschi parietali, mosaici, le terme situate sulle pendici della collina, i quartieri della città bassa, la necropoli antistante la cinta muraria tuttora in corso di esplorazione. All'ingresso di Porta Marina Sud è stato allestito un funzionale apparato didattico che accompagna lungo il percorso; la biglietteria e il patio che accoglie i visitatori italiani e stranieri, già oltre trentamila dall'inizio dell'anno.
       Alcune scritte, rilevate nel corso degli scavi, permettono di localizzare i santuari di Poseidon Asphalerios e di Zeus Pompaios, il dio che garantisce il vento favorevole alla navigazione.
       Secondo lo storico Erodoto, il gruppo di abitanti di Focea, città dell'Asia Minore (attuale Turchia) per sfuggire all'assedio persiano, fondò nel 540 a.C. la città di Elea, tra Punta Licosa e Palinuro, nei pressi della foce del fiume Alento. Il centro era dotato di due porti; si sviluppò notevolmente grazie al commercio e fu celebre per la sua scuola filosofica, con forti connotazioni mediche fondata da Senofane di Colofonie, cui appartennero Parmenide e Zenone.
       Allo studio un progetto di "Distretto archeologico" che prevede la messa in rete, intorno al gran polo attrattivo di Paestum, di una serie di siti, musei e antiquaria minori della provincia di Salerno.
       I beni coinvolti sono il Museo e l'area archeologica di Paestum, il museo narrante di Hera Argiva alla foce del Sele, il museo archeologico nazionale di Eboli e della media Valle del Sele, il nuovo museo archeologico di Pontecagnano, l'antiquarium di Rossigno, l'antiquarium di Palinuro, l'antiquarium di Roccagloriosa, l'antiquarium di S. Maria di Castellabate, il parco archeologico di Velia, inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco, il parco archeologico urbano antico Volcei di Buccino, il parco archeologico di Moio della Civitella.

 

Nessun commento:

Posta un commento