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martedì 8 settembre 2009

Montagna assassina, squalo assassino, caldo assassino. Prossimamente a Roma... nubifragio assassino



Montagna assassina, squalo assassino, caldo assassino. Prossimamente a Roma... nubifragio assassino

Roma, 8 Settembre. I tragici incidenti di questi giorni in montagna hanno dato l'occasione di ritirare fuori dal sacco delle ovvieta' la frase "montagna assassina". Quale colpa abbia la montagna non e' dato di capire. Dopo il "caldo assassino" e lo "squalo assassino", aspettiamo che i media lancino l'allarme per l'arrivo delle piogge, per parlare ovviamente di... "nubifragio assassino", il quale, configurandosi come una precipitazione abbondante, violenta, temporalesca, che puo' provocare straripamenti di fiumi, allagamenti, frane, sara' sicuramente additato come il responsabile delle vittime. In questi mesi di bel tempo nessuno si e' attrezzato per limitare i danni dei prossimi temporali, sicche' vedremo le strade allagate, macchine in panne, alberi abbattuti, ecc. Non si fa neanche l'ordinaria manutenzione di tombini a caditoie che eviterebbero gli allagamenti gia' in programma. La situazione della Capitale d'Italia e' in questo senso emblematica: ad ogni pioggia corrispond
 e un
allagamento. Non c'e' verso, si preferisce il tombino intasato ad una semplice, ordinaria, normale, regolare, comune, banale pulizia. Insomma l'Amministrazione capitolina sceglie il traffico bloccato, le auto danneggiate, il tempo perso e le imprecazioni dei romani ad un'operazione di buon senso. Possiamo estendere queste considerazioni a migliaia di citta' del nostro bel Paese, con l'aggiunta del "nubifragio assassino" che imperversera' nei titoli di giornali e telegiornali. E' gia' tutto programmato.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc


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