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lunedì 18 gennaio 2010

2010: Un nuovo anno tutto da scoprire.

Siamo in pieno 2010, il vecchio decennio è ormai alle nostre spalle e dinnanzi ai nostri occhi se n’è appena aperto uno tutto nuovo, tutto da scoprire. In un momento di passaggio come questo verrebbe un po’ da fare il punto della situazione, riflettere sui pro e i contro che abbiamo lasciato dietro di noi e quelli che pensiamo possano caratterizzare l’imminente futuro. È certamente innegabile che, sebbene gli ultimi dieci anni siano stati caratterizzati da numerosi fattori positivi, legati al progresso e alla ricerca (per quanto questa sia potuta andare avanti nonostante gli scarsi strumenti economici di cui disponeva), ma è altrettanto vero che la società di massa di cui facciamo parte è stata condannata all’omologazione e alla spersonalizzazione da un commercio e da una filosofia alienante, in cui tutto si scioglie in un “blocco” unico e anonimo.

Gran parte della vita della società occidentale è influenzata, infatti, dal commercio, configurandosi come una vera e propria società di consumo; ma che succede se la produzione e il sistema economico (come nel caso del sistema capitalistico di cui facciamo parte) portano all’omologazione e all’appiattimento della cultura materiale? È inevitabile, in tal caso, che anche tutti gli altri aspetti della società ne risentano, soprattutto nel caso di una società di consumo come la nostra. In una società appiattita e resa anonima dal mondo che la circonda, si finisce per perdere la fantasia e la creatività che invece stimolano la vita di ogni individuo. Pertanto, perché la società possa rispondere alla “massificazione” e alla spersonalizzazione cui sembra ormai condannata, non bisogna far altro che aprire le porte il più possibile all’originalità e alla creatività. Solo così, partendo dal microcosmo individuale per poi ampliarsi al macrocosmo della collettività, la società potrà risvegliarsi dal torpore della massificazione del decennio (e anche più) appena trascorso. Ma da dove cominciare?

La risposta è semplice; è sufficiente partire proprio dalle piccole cose, da se stessi e dal piccolo mondo che ci circonda, coma la nostra stessa casa. Per stimolare la fantasia potremmo partire proprio dalla nostra abitazione, l’ambiente in cui viviamo ogni giorno, arredando i nostri spazi nel modo più originale e personale possibile, così da sfuggire , seppur in piccolo, alla monotonia della produzione di massa. Non dovremo far altro che evitare i soliti centri commerciali standardizzati e rivolgerci a settori innovativi, che lasciano spazio alla creatività, come ad esempio il campo della stampa su tela. Grazie ad essa potremo fare della nostra casa uno spazio tutto nostro, unico e originale, in cui ogni cosa parli di noi.

Grazie alle tecniche impiegate per stampare le nostre foto personali su qualunque tipo di superficie e materiale, potremo adornare le nostre stanze con oggetti originali quali poster personalizzati, tele-canvas con le nostre immagini preferite o creare bellissime “foto lampade” arricchite da una foto a noi particolarmente cara. Insomma, per sconfiggere un gigante come la massificazione e fare del nuovo decennio un’epoca di svolta, è sufficiente partire da qualcosa di piccolo come i nostri micro spazi personali.

Lo Staff di FotoRegali.com

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