Privacy e call center. Verso la condanna Ue per la legge italiana... tanto paga sempre il contribuente....
Firenze, 28 gennaio 2010. Oggi l'Ue ha annunciato un'azione legale contro l'Italia (1) accusata di non rispettare le regole europee a tutela della privacy. Come prevedibile, dopo che il Parlamento italiano con la scusa di recepire norme europee, ha prolungato il regalo agli operatori dei call center, permettendogli di continuare ad usare banche dati contenenti numeri di telefono (ed altre informazioni) acquisite illegittimamente.
Firenze, 28 gennaio 2010. Oggi l'Ue ha annunciato un'azione legale contro l'Italia (1) accusata di non rispettare le regole europee a tutela della privacy. Come prevedibile, dopo che il Parlamento italiano con la scusa di recepire norme europee, ha prolungato il regalo agli operatori dei call center, permettendogli di continuare ad usare banche dati contenenti numeri di telefono (ed altre informazioni) acquisite illegittimamente.
Conseguenze. Non solo gli italiani stanno continuando ad essere bombardati di telefonate pubblicitarie, ma dovranno pagare (in caso di condanna, molto probabile), la multa che l'Ue fara' al nostro Paese. Cornuti e mazziati. Sara' contento il senatore Lucio Malan che fu il promotore dell'ultimo regalo a quelle societa' che, al contrario, il Garante della privacy voleva mettere in galera, visto che si comportano come banditi.
Approfondisci:
http://tlc.aduc.it/comunicato/call+center+privacy+senato+approva+violazione+norme_16622.php
(1) http://www.aduc.it/notizia/telemarketing+selvaggio+commissione+europea+legge_115631.php
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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