La storia della Sicilia passa attraverso varie dominazioni che hanno nel tempo caratterizzato lo sviluppo dell’Isola e portato nel territorio nuovi insediamenti archeologici ancora non completamente riscoperti e fonte di ricchezza artistica e culturale. La zona di Gela città del Golfo prospiciente il Mediterraneo si incastona in questo senso all’interno dei siti archeologici più importanti della cultura e della dominazione ellenica e non solo. Una condizione che però nel tempo non è stata mai sfruttata ai fini turistici e culturali ma che vuole emergere oggi dal suo torpore di indirizzo politico. A dare spazio a tale processo di sviluppo la regione siciliana che ha firmato il 28 giugno scorso il decreto per l’istituzione del nuovo parco archeologico di Gela, tanto voluto e portato avanti nel suo iter burocratico dall’On. Pino Federico, Presidente della Provincia di Caltanissetta. Nell’ambito del sistema archeologia inoltre sono stati decretati in provincia anche i parchi archeologici di Sabucina e di Capodarso. L’importanza di tale atto- dice il presidente- Federico- consiste nel fatto che i tanti reperti archeologici scoperti a Gela finalmente resteranno nel territorio creando le fondamenta per l’industria del Turismo Culturale su cui possono incentrarsi nuovi finanziamenti e processi di sviluppo non indifferenti . Il nuovo parco avrà una grandezza di circa 100 ettari e comprenderà nel suo interno le aree di Borgo Littorio,Mulino a Vento e si estenderà anche verso Macconi ed in un prossimo futuro avrà sviluppo verso la zona del Castelluccio ed alcuni insediamenti archeologici di Niscemi quali Petrusa e piano camera nel Gelese. Nell’ambito del processo di valorizzazione culturale ed artistico del territorio Gela avrà inoltre il nuovo museo del Mare il cui iter amministrativo è già alla firma della Regione Siciliana ,insediamento che ospiterà la nave Greca , trovata nel negli anni scorsi nel litorale di Gela. La fruizione turistica inoltre si arricchirà anche di nuove arterie viarie quali la tangenziale di Gela (SP 83) ed il ripristino del ponte Geremia (SS 626) caduto inesorabilmente nei mesi scorsi ed oggetto fra qualche giorno di un nuovo appalto utile al ripristino.
Maurizio Cirignotta
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