Si apre a Roma la conferenza internazionale sulle tecnologie per la lotta alla desertificazione, promossa dall'ENEA nell'ambito del progetto europeo DeSurvey
Si è aperta oggi a Roma, presso l'IFAD (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo), la conferenza scientifica internazionale "Advanced scientific tools for desertification policy" (Strumenti scientifici avanzati per la lotta alla desertificazione), alla presenza del Commissario dell'ENEA, ing. Giovanni Lelli, che è intervenuto in apertura dei lavori.Promossa e organizzata dall'ENEA, in collaborazione con l'Istituto di ricerca spagnolo sulle terre aride (EEZA-CSIC) e il Meccanismo Globale (GM) della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione (UNCCD), la conferenza intende presentare i risultati del progetto europeo di ricerca scientifica DeSurvey (www.desurvey.net) che ha realizzato un sistema di monitoraggio e valutazione della desertificazione basato su modelli che utilizzano immagini telerilevate, dati climatici e socio-economici.
Oltre al progetto DeSurvey, vengono presentati i risultati di altri progetti in materia di valutazione, monitoraggio e strategie di mitigazione per la lotta alla desertificazione e al degrado del suolo.
L'ENEA, che si occupa della ricerca scientifica in primari progetti nazionali e internazionali per la lotta alla desertificazione, nell'ambito di DeSurvey ha svolto attività di comunicazione e di studio sul clima, sulle risorse idriche e sui Piani Nazionali del paesi del Nord Mediterraneo.
La conferenza si svolge nell'arco di due giorni e presso nove stand i ricercatori potranno confrontarsi su risultati e strumenti utilizzati.
L'evento è stato realizzato sotto gli auspici delle organizzazioni internazionali maggiormente coinvolte nella lotta alla desertificazione (Commissione Europea, UNCCD, GM e IFAD).
La definizione di desertificazione attualmente accettata dalla comunità internazionale è quella proposta dall'UNCCD, vale a dire "degrado delle terre nelle aree aride, semi-aride e sub-umide secche, attribuibile a varie cause, fra le quali variazioni climatiche ed attività umane. L'espressione 'degrado delle terre' designa la diminuzione o la scomparsa della produttività biologica o economica e della complessità delle terre coltivate non irrigate, delle terre coltivate irrigate, dei percorsi, dei pascoli, delle foreste o delle superfici boschive in seguito all'utilizzazione delle terre o di uno o più fenomeni, segnatamente di fenomeni dovuti all'attività dell'uomo e ai suoi modi d'insediamento".
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