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lunedì 20 dicembre 2010

Meningite, a Cagliari tre casi in pochi giorni

Ancora nuovi casi di meningite registrati in Italia negli ultimi mesi, gli ultimi dei quali in provincia di Cagliari. Dopo un  barista e un imprenditore negli ultimi dieci giorni a essere colpito dalla malattia è stato anche un bimbino di tredici anni, prontamente ricoverato in un ospedale del capoluogo sardo in condizioni definite “preoccupanti”. Subito scattata la profilassi anche per i venticinque compagni di classe del ragazzo, che frequenta la scuola media, e per una decina di professori. Malattia infiammatoria delle membrane che rivestono l’encefalo e del liquido cerebro-spinale spesso causata dal meningococco (Neisseria meningitidis), la meningite rappresenta un problema mondiale ed è presente in tutti i paesi del pianeta anche perché facilmente trasmissibile. Basta un colpo di tosse, uno starnuto o un bacio per trasferire il contagio da un soggetto malato a uno sano. Se non individuata in tempo, l’infezione menigococcica progredisce rapidamente  e può portare alla morte entro 24-48 ore dall’insorgenza dei sintomi iniziali. Il problema principale sta proprio nell’individuazione della malattia in quanto i sintomi della meningite sono spesso molto simili a quelli di una banale influenza. Per questo è importante diagnosticare velocemente la meningite, individuando quale sierogruppo ne è la causa, procedendo con una terapia antibiotica mirata ed, eventualmente, alla profilassi su tutte le persone che sono venute a stretto contatto con il paziente. Ora però la diagnosi della meningite può essere fatta molto più velocemente utilizzando il nuovo test messo a punto dalla società Eurospital. Si tratta di un test rapido basato sulla biologia molecolare che individua la meningite in tempi brevissimi permettendo la cura tempestiva del paziente e un’azione rapida di prevenzione in tutti coloro che sono stati a contatto con il malato. Il nuovo test, denominato EusepScreen, presenta una sensibilità molto più elevata delle indagini colturali utilizzate finora per diagnosticare molte malattie infettive, è di rapida esecuzione, alta specificità e sensibilità superiore rispetto ai metodi diagnostici tradizionali ed è anche più economico. Si esegue direttamente su campioni biologici come il sangue, dà il risultato in meno di due ore (contro le 72 ore dei metodi tradizionali) e permette di intervenire con una terapia antibiotica mirata e quindi più efficace sia in caso di meningite e polmonite che di  sepsi. Il test è in grado di rinoscere il DNA batterico appartenente a tutti i sierogruppi di Neisseria meningitidis (A,B,C,X,Y,W135,H,Z,29 E,NT), tutti i 92 sierotipi di Streptococcus pneumoniae, i sierotipi b, c di Haemophilus influenzae e tutti i sierotipi di Adenovirus.





 

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