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giovedì 3 febbraio 2011

Diagnosi polmonite spesso conseguenza di un'influenza trascurata

Sono oltre milione e 700 mila gli italiani attualmente a letto a causa dell’influenza stagionale che  nel 2011, secondo gli epidemiologi, toccherà il picco di contagi alla fine di gennaio. Nella seconda settimana dell’anno si sono registrati 5,82 casi per mille abitanti, alcuni dei quali sfociati poi in diagnosi di polmonite a causa di complicazioni alle vie respiratorie.

Le regioni più colpite dall’influenza la scorsa settimana sono state le Marche (12,58 casi ogni 1000 abitanti), la Campania (9,85 casi), la provincia di Bolzano (8,96), il Molise (7,99) e l'Abruzzo (7,90). L'incidenza dell'influenza cresce in tutte le fasce d'età, ad eccezione degli over 65 in cui è stabile: è di 10,57 casi per mille abitanti nella fascia d'età 0-4 anni, di 7,92 nella fascia 5-14, di 6,17 in quella 15-64 e di 1,88 per gli ultrasessantacinquenni.
 Tra le raccomandazioni per prevenire l'influenza, oltre alla vaccinazione per le categorie a rischio, c'è anche quella di lavarsi spesso le mani. Secondo uno studio dell'università di Nottingham, infatti, chi viaggia in autobus o in tram ha un rischio sei volte maggiore di contrarre un'infezione respiratoria acuta come raffreddore, faringite, influenza, bronchite o polmonite. Tuttavia chi usa i trasporti pubblici ogni giorno è più protetto rispetto a chi li utilizza occasionalmente: "Questa scoperta - spiega Jonathan Van Tam, coordinatore del gruppo di ricerca - avvalora e giustifica il bisogno di praticare una buona igiene delle vie respiratorie e delle mani quando si usano i trasporti pubblici in inverno, momento in cui circolano i virus, per evitare la diffusione di germi e malattie respiratorie".
Oggi però la diagnosi di polmonite può essere più tempestiva grazie a un nuovo test messo a punto dalla Eurospital di Trieste. Si tratta di EuSepScreen, un test disegnato per ottenere la più alta sensibilità e specificità nella determinazione della maggior parte dei patogeni responsabili delle malattie batteriche invasive (meningiti, sepsi, diagnosi polmonite, ecc.) sia del bambino che dell’adulto. Il test si esegue utilizzando direttamente campioni biologici quali sangue, liquor, liquido pleurico, tampone faringeo, espettorato, lavaggio bronco alveolare o qualunque altro liquido o materiale biologico umano.
I risultati ottenuti hanno permesso di dimostrare una specificità del 100% su tutti i liquidi biologici umani. La sensibilità  del metodo nei confronti della metodica colturale è apparsa doppia (sensibilità del 200%) nel caso delle meningiti e, circa 10 volte più elevata (sensibilità del 1000%) per quanto riguarda lo pneumococco.

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