Causi (PD) - Il Decreto sul Federalismo Comunale. 'La proposta del Governo non da' vera autonomia ai Comuni e non costruisce un principio di beneficio tra amministratori e comunita' amministrate' . Lo ha detto nell'Aula della Camera Marco Causi (Pd) nella commissione per l'Attuazione del federalismo fiscale, in aula a Montecitorio'.
'La riforma - ha spiegato Causi - colpisce i redditi da lavoro e d'impresa; mette i Comuni italiani in una situazione di maggiore dipendenza dai trasferimenti, sotto forma di compartecipazione o di perequazione: un esito paradossale se pensiamo che dovremmo attuare qualcosa che abbiamo chiamato federalismo'. 'La proposta del Pd e' una vera e propria alternativa - ha continuato Causi - rispetto a quella del Governo. Prevede infatti l'abolizione delle addizionali comunali Irpef lasciando l'addizionale come strumento di autonomia fiscale alle sole regioni. Il Governo, invece, sblocca tutte le addizionali , comunali e regionali , e percuote con una mini-patrimoniale le attivita' produttive. Noi proponiamo di definire dei veri fondi perequativi di carattere verticale, al contrario del Governo che si limita a varare un fondo provvisorio con marcato carattere orizzontale. Infine, la nostra proposta prevede una vera e propria autonomia impositiva per i comuni, non basata su un'imposta patrimoniale, preclusa dalla legge 42 , ma su uno strumento ispirato al principio di beneficio. Il Governo invece fa un ulteriore regalo alla rendita e spera che nessuno si accorga che si stanno aumentando le imposte sul lavoro e sulle imprese'. 'Ecco i guasti che puo' produrre un Governo - ha concluso l'esponente democratico - impegnato principalmente a coprire i guai giudiziari del Presidente del Consiglio, senza rendersi conto che riforme cosi' importanti non si fanno con patti scellerati su cui si chiede la fiducia non disponendo di una vera maggioranza politica'. (01.03.11)
'La riforma - ha spiegato Causi - colpisce i redditi da lavoro e d'impresa; mette i Comuni italiani in una situazione di maggiore dipendenza dai trasferimenti, sotto forma di compartecipazione o di perequazione: un esito paradossale se pensiamo che dovremmo attuare qualcosa che abbiamo chiamato federalismo'. 'La proposta del Pd e' una vera e propria alternativa - ha continuato Causi - rispetto a quella del Governo. Prevede infatti l'abolizione delle addizionali comunali Irpef lasciando l'addizionale come strumento di autonomia fiscale alle sole regioni. Il Governo, invece, sblocca tutte le addizionali , comunali e regionali , e percuote con una mini-patrimoniale le attivita' produttive. Noi proponiamo di definire dei veri fondi perequativi di carattere verticale, al contrario del Governo che si limita a varare un fondo provvisorio con marcato carattere orizzontale. Infine, la nostra proposta prevede una vera e propria autonomia impositiva per i comuni, non basata su un'imposta patrimoniale, preclusa dalla legge 42 , ma su uno strumento ispirato al principio di beneficio. Il Governo invece fa un ulteriore regalo alla rendita e spera che nessuno si accorga che si stanno aumentando le imposte sul lavoro e sulle imprese'. 'Ecco i guasti che puo' produrre un Governo - ha concluso l'esponente democratico - impegnato principalmente a coprire i guai giudiziari del Presidente del Consiglio, senza rendersi conto che riforme cosi' importanti non si fanno con patti scellerati su cui si chiede la fiducia non disponendo di una vera maggioranza politica'. (01.03.11)
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