Schirru (PD) - La legge su quota posti lavoro ai disabili. Via libera definitivo al disegno di legge che restituisce la quota di riserva in materia di collocamento obbligatorio a favore delle persone con disabilita': la Commissione Lavoro e previdenza sociale delSenato ha infatti approvato in sede deliberante il testo che interpreta il senso della norma che aveva previsto un diritto di priorita' perorfani e vedove di vittime di guerra e del terrorismo, precisando che non viene intaccata la quota stabilita per legge a favore delle persone con disabilita'. Dopo il si dell'aula della Camera, quello della Commissione Lavoro e previdenza sociale di Palazzo Madama e' quello definitivo: non c'e' bisogno di un passaggio in aula.Il testo deldisegno di legge AS 2545 (primo firmatario Amalia Schirru del Partito Democratico) riguarda "l'interpretazione autentica del comma 2 dell'articolo 1 della legge 23 novembre 1998, n. 407, in materia di applicazione delle disposizioni concernenti le assunzioni obbligatorie e le quote di riserva in favore dei disabili": ieri c'era stato il voto favorevole della Commissione Bilancio. Il risultato, atteso da familiari e associazioni, e' il frutto di un lungo e laborioso lavoro portato avanti nelle Commissioni competenti e sorto all'indomani dell'approvazione della legge 126/10 relativa alle missioni internazionali, che all'art.5 andava a decurtare la percentuale di posti di lavoro riservati alla disabilita' a favore di orfani e vedove di guerra. Ovvero andava a modificare, di fatto, il comma 2 dell'articolo 1 della legge n. 407 del 1998 relativo a quest'ultimo obbligo di assunzioni riservate, ampliandone la portata e decretando una sorta di priorita' dell'assunzione rispetto ad altre categorie di soggetti in difficolta'. "Sono molto contenta - ha dichiarato Amalia Schirru, prima firmataria - e soddisfatta: il percorso e' stato veloce, alla Camera c'e' stato il voto unanime e finalmente si e' sanata la frattura creata inevitabilmente tra soggetti deboli. Torna il diritto al lavoro per i disabili, ferma restando pero' la volont5a' da parte nostra di aprire nuove opportunita' anche ai familiari di vittime del lavoro e del terrorismo. Magari ragionando su un ampliamento della quota loro riservata. Speriamo da oggi in poi di poter procedere meglio". (01.03.11)
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