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mercoledì 12 ottobre 2011

Il Condono può salvare la manovra economica ?


Le notizie non confortanti provenienti dalla corte dei conti sui capitoli di entrata della nuova manovra correttiva, gettano dubbi sulle reali possibilità da parte della nuova correzione di bilancio di raggiungere i propri obbiettivi di pareggio entro il 2014. La nascita di un nuovo capitolo d’entrata, costituito dal condono tombale fiscale ed edilizio rappresenta,quindi, l’opportunità di chiudere un giro di boa  che potrebbe farci cadere definitivamente nel baratro del fallimento. Guardando l’abusivismo edilizio oggi in Italia possiamo contare più di 4 milioni di immobili che aspettano di essere sanati e regolarizzati in valutazione di costanza fiscale tutta a favore dei singoli comuni. L’ultima sanatoria tombale ha prodotto circa 26 miliardi di euro per le casse dello stato con un debito rispetto alle previsioni di circa 4 miliardi di euro. Dati importanti che vengono anche da uno studio del Cgia di Mestre che ha calcolato come negli ultimi 30 anni i condoni e le sanatorie hanno prodotto per le casse dello stato 104,5 miliardi di euro. La parte politica invece di criticare dovrebirignottabe tenere in considerazione anche questa opportunità per il bene del paese. Alla base di questo sistema fiscale che ci porta ogni 4 anni a chiedere condoni è l’idea di evasione fiscale che serpeggia come uno sport nazionale nelle menti di molti Italiani,il correttivo del sistema fiscale in questo senso deve mirare a due obbiettivi:1) dare sanzioni legislative di tipo penale agli evasori,chi evade và in galera!! 2) cambiare radicalmente il sistema di detrazione fiscale del contribuente attraverso una totale detraibilità di beni e servizi di ogni tipo,anche per l’acquisto dell’auto o per il semplice scontrino del caffè. Stiamo parlando di un sistema fiscale presente già in America che tassa il reddito pro capite con un’aliquota del 15% fino a 50.000 $  ed una tariffa di punta del 39%. Importanza cardine è anche  la stabilità di un governo di legislatura ed una maggioranza chiara e coesa. La bocciatura,oggi, dell’articolo uno del rendiconto generale dello Stato và tutto a nostro discapito perche cambiando casacca il nuovo esecutivo si troverà di fronte agli stessi problemi legati allo stesso lenzuolo che tirato da più parti varia la propria grandezza.

                                                                                                                                       Di Maurizio Cirignotta

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