Aeroporti di Roma, Presidente Fabrizio Palenzona:
“Gli azionisti vogliono essere messi in condizioni di fare
investimenti”. Il programma di investimenti dovrebbe creare almeno
30.000 nuovi posti di lavoro nei primi 10 anni e oltre 230.000 entro il
2044. L'effetto stimato sulla crescita dell'economia è di attività
aggiuntive per circa 2,3 miliardi di euro nel 2020.
Gli azionisti di Adr , nazionali e internazionali, vogliono investire ma serve un quadro di regole certe.
Lo ha detto il presidente di Adr Fabrizio Palenzona alla vigilia del confronto con gli utenti dell'aeroporto di Fiumicino (handler e compagnie) per il piano industriale fino al 2044 da 12,1 miliardi di cui 2,5 miliardi nei primi 10 anni.
"Gli azionisti vogliono essere messi in condizioni di fare investimenti. Sono azionisti che hanno lasciato dal 2007 tutte le risorse nella società per evitare il peggio e non hanno preso dividendo", ha detto Palenzona.
"Sono qui e sono nazionali e internazionali e vogliono essere messi in condizioni di farli gli investimenti", ha aggiunto rivolgendosi ai rappresentanti in platea di Changi airport che gestisce l'aeroporto di Singapore e ha l'8% circa.
Poi citando un altro grande azionista, stavolta italiano, Palenzona ha ricordato il ruolo dei Benetton in altre grandi società italiane in cui il gruppo di Ponzano ha investito: "I Benetton, gli voglio anche bene e gli sono amico, hanno preso Autogrill con una gara e hanno dimostrato di saper fare il loro mestiere; hanno preso Autostrade che è oggi la prima concessionaria al mondo e vince gare ovunque perché sa fare. Lo stesso succederà in Adr se Adr sarà messa in grado di fare il suo lavoro".
Palenzona ha spiegato che non è vero quindi che Adr non vuole investire se non ha prima le tariffe: "Vogliamo sfatare leggende metropolitane, non chiediamo niente a nessuno. Abbiamo idee chiare e un piano credibile e vogliamo un confronto con tutti e arrivare alla fine".
Il sistema previsto per far partire gli investimenti prevede che "prima la società mette i soldi, poi lo Stato verifica e poi scatta l'aumento delle tariffe, il tutto garantito da un quadro di regole certe e preventive", ha detto Palenzona.
"Le regole sono preventive ma l'esborso della tariffa riconosciuta al gestore è successivo alla verifica degli investimenti effettuati", ha aggiunto.
In una nota, Adr precisa che il prerequisito essenziale per lo sviluppo dello scalo che registrerà un traffico di 38 milioni di passeggeri nel 2011, è l'approvazione del Contratto di Programma e il relativo adeguamento tariffario.
Il programma di investimenti dovrebbe creare almeno 30.000 nuovi posti di lavoro nei primi 10 anni e oltre 230.000 entro il 2044. L'effetto stimato sulla crescita dell'economia è di attività aggiuntive per circa 2,3 miliardi di euro nel 2020.
FONTE: Reuters
Gli azionisti di Adr , nazionali e internazionali, vogliono investire ma serve un quadro di regole certe.
Lo ha detto il presidente di Adr Fabrizio Palenzona alla vigilia del confronto con gli utenti dell'aeroporto di Fiumicino (handler e compagnie) per il piano industriale fino al 2044 da 12,1 miliardi di cui 2,5 miliardi nei primi 10 anni.
"Gli azionisti vogliono essere messi in condizioni di fare investimenti. Sono azionisti che hanno lasciato dal 2007 tutte le risorse nella società per evitare il peggio e non hanno preso dividendo", ha detto Palenzona.
"Sono qui e sono nazionali e internazionali e vogliono essere messi in condizioni di farli gli investimenti", ha aggiunto rivolgendosi ai rappresentanti in platea di Changi airport che gestisce l'aeroporto di Singapore e ha l'8% circa.
Poi citando un altro grande azionista, stavolta italiano, Palenzona ha ricordato il ruolo dei Benetton in altre grandi società italiane in cui il gruppo di Ponzano ha investito: "I Benetton, gli voglio anche bene e gli sono amico, hanno preso Autogrill con una gara e hanno dimostrato di saper fare il loro mestiere; hanno preso Autostrade che è oggi la prima concessionaria al mondo e vince gare ovunque perché sa fare. Lo stesso succederà in Adr se Adr sarà messa in grado di fare il suo lavoro".
Palenzona ha spiegato che non è vero quindi che Adr non vuole investire se non ha prima le tariffe: "Vogliamo sfatare leggende metropolitane, non chiediamo niente a nessuno. Abbiamo idee chiare e un piano credibile e vogliamo un confronto con tutti e arrivare alla fine".
Il sistema previsto per far partire gli investimenti prevede che "prima la società mette i soldi, poi lo Stato verifica e poi scatta l'aumento delle tariffe, il tutto garantito da un quadro di regole certe e preventive", ha detto Palenzona.
"Le regole sono preventive ma l'esborso della tariffa riconosciuta al gestore è successivo alla verifica degli investimenti effettuati", ha aggiunto.
In una nota, Adr precisa che il prerequisito essenziale per lo sviluppo dello scalo che registrerà un traffico di 38 milioni di passeggeri nel 2011, è l'approvazione del Contratto di Programma e il relativo adeguamento tariffario.
Il programma di investimenti dovrebbe creare almeno 30.000 nuovi posti di lavoro nei primi 10 anni e oltre 230.000 entro il 2044. L'effetto stimato sulla crescita dell'economia è di attività aggiuntive per circa 2,3 miliardi di euro nel 2020.
FONTE: Reuters
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