Nei miei ricordi d’infanzia, adolescenza e maturità il giorno dell’Immacolata è sempre stata una grande festa: era l’onomastico della zia Concettina, adorata sorella di papà scomparsa all’età di 83 anni. Donna straordinaria, con il nipote Nino al centro del cuore e del suo mondo, con mille acciacchi, ma poco incline a visite mediche e periodici controlli.
Ieri, 8 dicembre, il New England Journal of Medicine riporta la zia Concettina al centro dei miei pensieri, invitandoci a riflettere sull’opportunità di “allentare” la medicalizzazione degli ultraottantenni.
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