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sabato 4 febbraio 2012

Informazione digitale salva,bocciato “emendamento Fava”


Nei mesi scorsi un emendamento di modifica degli articoli 16 e 17 del decreto legislativo del 9 aprile 2003, recante l’attuazione della legge comunitaria n° 2000/31/CE ed a firma dell’On Fava(lega nord), ha creato scompiglio sulla libertà di informazione della rete. In pratica tutti i provider con tale emendamento venivano inquisiti da un sistema garantista gestito dai grandi poteri occulti che attraverso questa modifica,avrebbero obbligato gli hosting provider(google,yahoo,face book ed altri)di rimuovere i contenuti in seguito ad una semplice richiesta di una parte interessata con una vera privatizzazione della giustizia ed un abuso da parte dei detentori dei diritti d’autore,per l’esistenza di complesse e numerose eccezioni,dal diritto di cronaca all’uso ai fini didattici. Un emendamento capestro che veramente avrebbe messo il bavaglio alla libera informazione della rete ed impedito molte libere considerazioni democratiche del popolo di internet. Una delle associazioni che si è battuta è Agorà digitale che ha saputo coinvolgere attraverso una massiccia petizione molti parlamentari(Formichella,Beltrami,Porcino,Borghesi,Perina,Della Vedova,Gozi,Velo,Gentiloni,Silveri,LoSacco,Beltrandi,Bernardini,Farina,Coscioni,Mecacci,maurizio Turco,Zamparutti) che hanno in questa settimana portato ad un grande risultato di democrazia libera per la rete. Il voto in aula contro l’emendamento Fava è stato bi partizan e con 365 voti contrari si è scampato il pericolo per il diritto di informazione nel nostro paese.

Di Maurizio Cirignotta

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