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sabato 28 aprile 2012

Primi risultati del sondaggio “Destinazione ignota”, Castellarte inizia a disegnare il profilo dei “nuovi migranti” e chiede storie al pubblico per integrarle nella scenografia del XIX Festival.


Circa un mese fa il Festival internazionale di Artisti in Strada Castellarte lanciava, attraverso la propria pagina Facebook, un sondaggio dal titolo "Destinazione ignota" per tracciare l'identikit dei giovani rispetto al problema del lavoro e della crisi.

Da sempre attento ai fenomeni sociali, il Festival - che si prepara alla sua XIX edizione, dal 27 al 29 luglio 2012, nel borgo medievale di Capocastello a Mercogliano - ha inteso coinvolgere il pubblico in vista del convegno dell'11 giugno prossimo, che precederà la parte spettacolare ed illustrerà il tema prescelto da Castellarte per questa edizione.

Ospitato sul sito www.castellarte.it, il sondaggio ha già ricevuto le risposte di circa cento persone da questi dati iniziali già si possono trarre le prime indicazioni.
Quasi identica la percentuale di maschi e femmine (48% e 52%) che hanno risposto; quanto all'età sono di più i giovani tra 20 e 29 anni (58%), il restante è diviso equamente tra i giovanissimi con meno di 20 anni e gli "over 30" (22,34% e 20,21%).

Interessante il dato sullo stato civile: nubili o celibi il 77,66% mentre solo l'8.51% è coniugato, il 12,77% si colloca nella casella "altro"; quanto alla composizione familiare abbiamo il 75,53% di famiglie con 4 o più persone, il 17,02% con tre persone, il 5,32% con due persone e solo il 2,13% con una persona sola.

Oltre la metà (24,26%) dei partecipanti al sondaggio risiede in provincia, il 28,72% vive ad Avellino, il 17,02% sta fuori dall'Irpinia; nella stragrande maggioranza ha un diploma di scuola media superiore (75,53%), mentre il 20% circa è laureato. Il 54,45% studia, solo il 23,4% è occupato, il 13,38% di questo campione è disoccupato. Il 30% dichiara di interessarsi poco alla politica, ma è solo il 29% che se ne interessa molto; sull'orientamento politico un rilevante 43,62% non risponde; un 27,66% si dichiara di sinistra, il 18,09% di centro sinistra e il 5,32% di destra. Il campione però non sembra essere composto da astensionisti, il voto è per il 34,04% un dovere, per il 30,85% un modo per esprimere la propria opinione e per il  20,21% un modo per partecipare alla vita politica; solo per il 15% votare è una perdita di tempo. Non hanno tuttavia perso del tutto la speranza di poter svolgere il lavoro dei propri sogni il 42,55% che, infatti, dichiara per il 54,26% che farà scelte di vita e lavorative non influenzate dalle richieste del mercato. Per seguire le proprie passioni, un rilevante 86% pensa che dovrà andare all'estero per potersi realizzare, solo un risicato 6,38% pensa che non occorra andare all'estero per potersi realizzare; cresce l'incertezza quando si chiede di immaginarsi tra vent'anni, gli intervistati per il 41,49% non lo sanno o per il 25% circa si vede realizzato all'estero, in misura quasi uguale quelli che s'immaginano realizzati in patria.

"Pur con i limiti di un'indagine che non ha i crismi scientifici di un istituto di statistica – dice la Presidente dell'Associazione Castellarte Maria Pia Di Nardo – sono senz'altro dati che fanno già riflettere abbastanza. Invitiamo tutti a partecipare al sondaggio votando sul sito www.castellarte.it per rendere questi dati sempre più corrispondenti al vero, ne discuteremo insieme agli autorevoli ospiti che abbiamo invitato nel convegno-spettacolo dell'11 giugno prossimo. Attraverso la nostra pagina Facebook chiediamo a tutti di inviarci (postando testi o videomessaggi) le vostre storie di emigrazione, di cervelli in fuga, le integreremo nella scenografia di Castellarte che, quest'anno, vorremmo fosse fatta con le parole, le facce e le storie del nostro pubblico".

A questo punto, perciò, la parola passa al pubblico che, da sempre, è coinvolto da Castellarte sia nelle performance degli artisti di strada sia nei momenti di pubblico confronto su temi sociali. Chi volesse partecipare al sondaggio può farlo su www.castellarte.it, chi invece volesse inviare il racconto della propria esperienza potrà utilizzare la pagina Facebook postando scritti o video che saranno poi utilizzati nella scenografia di questo XIX Festival.

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