Lettera aperta al Presidente di Equitalia Sud, dottor Attilio Befera
Nei giorni scorsi Salvamamme ha lanciato una segnalazione, diffusa poi dalla stampa, in merito alla situazione in cui essa, come molte altre associazioni, si è venuta a trovare, di dover cioè preliminarmente assolvere gli oneri fiscali per poter riscuotere sempre in estremo ritardo e decurtati da pesanti sanzioni e more, contributi pubblici, che rappresentano poi la fonte cui attingere per provvedere al riguardo. A seguito di tale intervento, "Equitalia Sud" ci ha invitato per un primo incontro
al quale erano presenti il responsabile delle Relazioni esterne, dr. Giuseppe Ciliberto e il Direttore regionale per il Lazio, dr. Francesco Pasquini, funzionario del quale abbiamo potuto apprezzare la sensibilità e l'estrema disponibilità e apertura al fine di avviare una possibile soluzione, naturalmente sempre nel quadro delle disposizioni vigenti.
Da parte dell'Associazione è stata confermata la volontà di far fronte ai propri doveri, ma attraverso modalità di riscossione che non mettano a rischio il proseguimento dell'attività sociale in corso, che rappresenta un vero paracadute per la salute e non di rado la stessa sopravvivenza di migliaia di bambini e di famiglie che versano in condizioni socio-economiche di dura marginalità, oggi aggravate della crisi in atto.
Salvamamme ha, comunque, espresso il proprio apprezzamento per il comportamento tenuto da Equitalia nella vicenda in una lettera aperta al Presidente di Equitalia, dr. Attilio Befera, rilevando,comunque, che si tratta in realtà di una questione politica, che non può essere accollata a soli dirigenti di Equitalia, anche se di alto livello e alla loro professionalità e sensibilità o allo "Sportello amico", dal quale vengono affrontati singoli i casi più delicati.
Si tratta, infatti, di un problema politico della massima rilevanza in particolare in un ordinamento democratico ben funzionante, e che,quindi, può e deve trovare le soluzioni in sede politica - che è poi il luogo dove si originano le descritte situazioni kafkiane - proprio perché, in relazione ai principi sanciti nella stessa Costituzione della Repubblica, le istituzioni, nel momento in cui intervengono per sostenere azioni sociali di particolare rilievo, debbono poi farsi anche carico del
fatto che l'esito non ne finisca intralciato nelle complessità e tortuosità delle norme in materia fiscale.
L'Associazione, che ha già segnalato la questione al Presidente del Consiglio, sen. Mario Monti, ha quindi invitato, con detta lettera, il dr. Befera a essere partecipe ai massimi livelli istituzionali per le dovute soluzioni.
Nei giorni scorsi Salvamamme ha lanciato una segnalazione, diffusa poi dalla stampa, in merito alla situazione in cui essa, come molte altre associazioni, si è venuta a trovare, di dover cioè preliminarmente assolvere gli oneri fiscali per poter riscuotere sempre in estremo ritardo e decurtati da pesanti sanzioni e more, contributi pubblici, che rappresentano poi la fonte cui attingere per provvedere al riguardo. A seguito di tale intervento, "Equitalia Sud" ci ha invitato per un primo incontro
al quale erano presenti il responsabile delle Relazioni esterne, dr. Giuseppe Ciliberto e il Direttore regionale per il Lazio, dr. Francesco Pasquini, funzionario del quale abbiamo potuto apprezzare la sensibilità e l'estrema disponibilità e apertura al fine di avviare una possibile soluzione, naturalmente sempre nel quadro delle disposizioni vigenti.
Da parte dell'Associazione è stata confermata la volontà di far fronte ai propri doveri, ma attraverso modalità di riscossione che non mettano a rischio il proseguimento dell'attività sociale in corso, che rappresenta un vero paracadute per la salute e non di rado la stessa sopravvivenza di migliaia di bambini e di famiglie che versano in condizioni socio-economiche di dura marginalità, oggi aggravate della crisi in atto.
Salvamamme ha, comunque, espresso il proprio apprezzamento per il comportamento tenuto da Equitalia nella vicenda in una lettera aperta al Presidente di Equitalia, dr. Attilio Befera, rilevando,comunque, che si tratta in realtà di una questione politica, che non può essere accollata a soli dirigenti di Equitalia, anche se di alto livello e alla loro professionalità e sensibilità o allo "Sportello amico", dal quale vengono affrontati singoli i casi più delicati.
Si tratta, infatti, di un problema politico della massima rilevanza in particolare in un ordinamento democratico ben funzionante, e che,quindi, può e deve trovare le soluzioni in sede politica - che è poi il luogo dove si originano le descritte situazioni kafkiane - proprio perché, in relazione ai principi sanciti nella stessa Costituzione della Repubblica, le istituzioni, nel momento in cui intervengono per sostenere azioni sociali di particolare rilievo, debbono poi farsi anche carico del
fatto che l'esito non ne finisca intralciato nelle complessità e tortuosità delle norme in materia fiscale.
L'Associazione, che ha già segnalato la questione al Presidente del Consiglio, sen. Mario Monti, ha quindi invitato, con detta lettera, il dr. Befera a essere partecipe ai massimi livelli istituzionali per le dovute soluzioni.
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