Iniziano a Gela le paternità sul
percorso fatto negli ultimi decenni in questa martoriata città del Golfo dove
in pratica la politica ha solo prodotto malaffare ed inciuci di ogni genere a
discapito della popolazione. Oggi siamo a 60 giorni dal voto e a comparire
nelle tivù locali un messo del politichese di taluno onorevole che si plagia in
una tivù di certa parte politica di avere organizzato e favorito il processo di
sviluppo della sanità Gelese degli ultimi dieci anni. Ricade nel tour di plagio
dell’intervista del 28 agosto 2012 anche la Radioterapia di Gela che come tutti
sanno ,fù, avviata per volontà di un gruppo di persone tra cui Crocifisso
Moscato e Maurizio Cirignotta che ebbero la forza per ben due volte di
incatenarsi da soli a Palermo nel 2006 presso
l’assessorato alla salute e davanti la presidenza della regione, lamentando a
suo tempo la mancanza di infrastrutture dedicate all’Oncologia ed i continui
viaggi della speranza dei tanti malati di tumore che nascevano come i funghi in
un territorio ad alto impatto ambientale. Del soggetto in questione il quel
periodo nemmeno l’ombra , però possiamo dire che come grande trasformista
proviene da una sonante sconfitta sul progetto della provincia di Gela che a
suo tempo venne preso a cuore da taluno politico regionale di sinistra ed anche
dal sindaco con lauti finanziamenti in merito . Si vogliono nascondere delle
verità proprio ai fini elettorali e per raccattare una manciata di voti alle
regionali. Ma chi c’è dietro tutto questo? La longa manus delle stesse persone
e degli stessi onorevoli di sinistra che sotto mentite spoglie ostacolarono in
prima istanza la realizzazione della radioterapia. Alcuni parlano di mafia, ma
tutti hanno capito che in questo caso è solo uno specchietto per le allodole,
la verità, consiste nel forviare la popolazione sull’unica struttura importante
costruita a Gela negli ultimi dieci anni. Ad essere messo al patibolo il
Movimento Polo Oncologico, associazione libera dalle mafie e dalla politica, che
in tutti questi anni fin dalla firma del protocollo d’intesa stato-regione del
2007 ha passo passo seguito il finanziamento (legge sull’innovazione
tecnologica) e la realizzazione dell’opera nella sua totalità (due macchine
radioterapiche e una tac multi slide) la stessa vedrà i suoi lumi entro
dicembre del 2012. Naturalmente un’opera pubblica che in un territorio come Gela
è una novità regionale visto che gran parte delle radioterapie in Sicilia è
privata. Le vergogne purtroppo in questi territori nascono dagli stessi
siciliani che si vendono al miglior offerente e cambiano casacca in rapporto al
vento di possibile vittoria. Altro che legalità, solo venditori di fumo.
C.V.
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