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giovedì 22 novembre 2012

Carbosulcis (Sardegna). La Ue indaga per aiuti di Stato



Roma, 22.11.2012. La Commissione europea ha avviato, in base alle norme UE in materia di aiuti di Stato, due indagini approfondite distinte riguardanti misure di sostegno pubblico nell'area sarda del Sulcis-Iglesiente. Oggetto dell'indagine sono gli aiuti alla Carbosulcis S.p.A, società della Regione Autonoma della Sardegna, e titolare della concessione Mineraria "Monte Sinni" per la coltivazione del giacimento carbonifero del Sulcis. Tra il 1998 e il 2010 la Carbosulcis SpA ha ricevuto almeno 405 milioni di euro di sostegno pubblico sotto forma di aiuti all'investimento e al funzionamento nonche' un sostegno  destinato ad obiettivi di formazione, ricerca, sviluppo e protezione ambientale. Tutte le misure sono state concesse senza notifica preliminare alla Commissione, in violazione delle norme UE in materia di aiuti di Stato. Per quanto riguarda il "progetto Sulcis", l'Italia ha dichiarato che il suo principale obiettivo è rendere più sicuro l'approvvigionamento energetico della
Sardegna e che il progetto sostiene al tempo stesso la ricerca industriale e lo sviluppo di un'area depressa.
Vedremo in seguito i risultati delle indagini e le eventuali sanzioni che l'Italia, cioe' noi, dovra' pagare. Quel che appare e' che si continua a sovvenzionare attivita' non economiche, come si e' fatto per decenni, pur di tutelare il posto di lavoro. Forse dovremmo tutelare il lavoratore invece del posto di lavoro.


Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

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