Il “PST” (phase shifting transformer) è attualmente il più grande
trasformatore in Europa ed il primo in Italia su una linea interna di
alta tensione. Una struttura composta da due apparecchiature larghe 7
metri, alte 10 e lunghe 13, per un peso complessivo di 900 tonnellate.
Prodotto interamente in Italia è stato installato nella stazione
elettrica di Foggia da Terna con l’obiettivo di sviluppare una potenza
di 150MW per soddisfare la domanda energetica di 50mila famiglie. Un
tassello in più per l’obiettivo dell’azienda, guidata da Flavio Cattaneo,
di realizzare una rete intelligente che risponda ai criteri della
“smart grid”, garantendo affidabilità e pieno sfruttamento della rete di
trasmissione, miglioramento dell’economicità del sistema elettrico,
incremento di produzione da fonte rinnovabile.
Una
produzione completamente “made in Italy” per il trasformatore più
grande d’Europa. Lo ha installato Terna nella stazione elettrica di
Foggia al fine di ridurre le “congestioni”. Come riportano la “Gazzetta
del Mezzogiorno”, “Staffetta Quotidiana” e “Quotidiano Energia”
si tratta di una struttura imponente, una macchina di dimensioni
enormi, composta da due apparecchiature larghe 7 metri, alte 10 e lunghe
13, per un peso complessivo di 900 tonnellate.
Il “PST”
(phase shifting transformer) è attualmente il più grande in Europa e
tra i più potenti al mondo, nonché il primo in Italia su una linea
interna di alta tensione. Terna si pone l’obiettivo con questo mega
trasformatore di sviluppare una potenza di 150MW in grado di soddisfare
la domanda energetica di 50mila famiglie. Un tassello in più per
l’obiettivo dell’azienda guidata da Flavio Cattaneo
di realizzare una rete intelligente che risponda ai criteri della
“smart grid”, garantendo affidabilità e pieno sfruttamento della rete di
trasmissione, flessibilità, miglioramento dell’economicità del sistema
elettrico, accessibilità alla rete elettrica, incremento di produzione
da fonte rinnovabile.
Realizzato con una tecnologia tutta italiana, ci sono voluti 12 mesi per costruire “PST”
negli stabilimenti di produzione di Legnano. Molto particolare quindi
il servizio posizionamento nella stazione di Foggia: è stato necessario
infatti un sistema di trasporto particolarmente complesso. Il
trasformatore, è arrivato dopo 300 km su strada al porto di Chioggia,
poi è stato imbarcato sulla nave per Barletta. Da qui ha proseguito il
viaggio su un convoglio lungo circa 80 metri con 100 ruote, per giungere
alla stazione elettrica di Foggia. Non prima però di essere trasbordato
su un convoglio di dimensioni inferiori, per permettergli l’ingresso
all’interno della struttura Terna senza che demolisse la recinzione.
Ultimo passo, il collegamento alla linea elettrica, avvenuto per mezzo
di un complesso blindato dedicato, lungo complessivamente 2 km.
FONTE: Terna
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