Elettricità: il prezzo unico nazionale è realtà. Il costo
dell’elettricità per la prima volta è livellato dal Piemonte alla
Calabria e dal Friuli alla Sardegna. Questi i risultati prodotti dal
lavoro d’interconnessione di Terna, guidata da Flavio Cattaneo,
dal cavo Saipei ai 6 miliardi di investimenti in interconnessioni e
dalla realizzazione, ormai prossima, della Sorgente Rizziconi in
Sicilia.
Prezzo
unico nazionale è realtà. Da unità di misura buona solo per le
statistiche, il costo dell’elettricità per la prima volta è livellato
dal Piemonte alla Calabria e dal Friuli alla Sardegna.
Il lavoro d’interconnessione di Terna, guidata da Flavio Cattaneo,
ha prodotto risultati, tanto che il mercato gestito dal Gme rileva
quattro zone di prezzo. Una scelta imposta dalle aziende del nord per
non pagare i “cronici e inemendabili” sovracosti del Meridione e delle
isole.
Il cavo Sapei (435 km sotto il Tirreno fino al Lazio)
permette di risparmiare centinaia di milioni e ha dimostrato che sono le
infrastrutture a semplificare la regolazione e abbattere le rendite e
che nessuna “specificità” geografica o tecnologica ci costringe a pagare
più che nel resto d’Europa, se non forse una diffidenza verso le
liberalizzazioni.
Ci sono voluti 6 miliardi d’investimenti di Terna
in interconnessione e un parco centrali sovradimensionato rispetto
all’attuale domanda. Manca la Sicilia dove l’elettricità costa 20 euro
in più a Mwh, il cavo sotto lo Stretto di Messina (Sorgente- Rizziconi)
sarà pronto tra 18 mesi eliminando l’ultimo collo di bottiglia del
Paese.
FONTE: Repubblica
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