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martedì 8 gennaio 2013

Milioni di preservativi falsi contrabbandati in Europa, negli ultimi 18 mesi

Milioni di preservativi falsi contrabbandati in Europa, negli ultimi 18 mesi, aumentando il rischio di malattie sessualmente trasmissibili

Che la contraffazione non conoscesse limiti né frontiere è un dato di fatto, ma che si arrivasse a tanto è difficile arrivare a pensarlo. Giunge dal Regno Unito, infatti, un allarme che potrebbe far sorridere, ma è più serio di quanto si pensi: milioni di preservativi prodotti in Estremo Oriente che utilizzano materiali meno costosi tanto da renderli molto meno resistenti degli standard normali, avrebbero invaso i mercati europei negli ultimi 18 mesi. A denunciarlo in Italia è lo "Sportello dei Diritti".

L'MHRA, l'agenzia governativa britannica che si occupa della regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari ha preso così sul serio l'allarme che ha fatto impiegare cani addestrati per scovare i preservativi contraffatti che sono riusciti a consentire sequestri di notevole entità sia all'aeroporto di Heathrow, che nello Yorkshire.

I condom fasulli, secondo gli esperti, utilizzano materiali a basso costo e potrebbero aumentare i rischi di malattie sessualmente trasmissibili o portare a gravidanze indesiderate.

I contraffattori sono persino riusciti a copiare marchi ben noti per convincere sulla genuinità dei prodotti falsi, mettendoli sul mercato al posto di quelli originali.

I profilattici contraffatti, come si diceva, verrebbero prodotti in Estremo Oriente ed acquistati per pochi centesimi e poi venduti a prezzi di mercato.

Non avendo a disposizione dati su eventuali sequestri in Italia, e raccogliendo l'allarme lanciato dalle autorità britanniche e da alcuni media del paese d'oltremanica, Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", ritenendo auspicabile un'intensificazione dei controlli da parte delle autorità sanitarie, invita, al contempo, tutti i cittadini a rivolgersi solo a farmacie e rivenditori ritenuti generalmente affidabili per l'acquisto di preservativi anche perché i falsi sono stati scoperti principalmente in attività commerciali nei quali non vengono abitualmente venduti e addirittura sulle bancarelle dei mercati.

 




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Redazione del CorrieredelWeb.it


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