Da OK salute di Marzo 2013, neuromodulazione e dolore cronico.
La
neuromodulazione promette di eliminare il dolore cronico e viene
eseguita in alcuni centri in tutta Italia. Il neurochirurgo innesta
alcuni elettrodi sulla dura madre (generalmente da 2 a 35 ), il
rivestimento esterno del midollo spinale, collegandoli fra loro con un
filo di titanio.
Questi elettrodi ricevono da un pacemaker
inserito sotto la pelle (in genere, nella regione glutea o addominale)
una serie di deboli correnti, che attivano particolari fibre nervose
(chiamate non nocicettive), in grado di coprire, fino a cancellarli, gli
impulsi del dolore condotti da altre fibre nervose (nocicettive).
Tramite una sorta di telecomando, il paziente può attivare il pacemaker e variare l’intensità e la frequenza degli impulsi.
Dopo nove anni circa, bisogna sostituire le batterie del dispositivo con un nuovo piccolo intervento.
Questo trattamento va riservato ai pazienti con dolore cronico h 24 e indomabile con i farmaci.
OK salute Marzo 2013
FONTE: marcofilippini.it
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