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lunedì 29 aprile 2013

Il ruolo della neuromodulazione per l’eliminazione del dolore cronico

Da OK salute di Marzo 2013, neuromodulazione e dolore cronico.
Dolore cronico
La neuromodulazione promette di eliminare il dolore cronico e viene eseguita in alcuni centri in tutta Italia. Il neurochirurgo innesta alcuni elettrodi sulla dura madre (generalmente da 2 a 35 ), il rivestimento esterno del midollo spinale, collegandoli fra loro con un filo di titanio.
Questi elettrodi ricevono da un pacemaker inserito sotto la pelle (in genere, nella regione glutea o addominale) una serie di deboli correnti, che attivano particolari fibre nervose (chiamate non nocicettive), in grado di coprire, fino a cancellarli, gli impulsi del dolore condotti da altre fibre nervose (nocicettive).
Tramite una sorta di telecomando, il paziente può attivare il pacemaker e variare l’intensità e la frequenza degli impulsi.
Dopo nove anni circa, bisogna sostituire le batterie del dispositivo con un nuovo piccolo intervento.
Questo trattamento va riservato ai pazienti con dolore cronico h 24 e indomabile con i farmaci.
OK salute Marzo 2013
FONTE: marcofilippini.it

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