Alla sesta votazione utile alle
ore 18.30 del 20 aprile 2013 con 740 voti , il Presidente uscente Giorgio
Napolitano, supera il quorum dei 504 voti utili per l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana. Sarà
,quindi, un Napolitano Bis a rappresentare l’Italia e gli Italiani nei prossimi 7 anni. Un momento di coesione dei
partiti di cartello PD-PDL-Centro e Lega che hanno messo fine alle critiche dei
giorni scorsi sulla chiara incapacità di scelta di un candidato utile. Dopo
avere bruciato la candidatura di Marini e di Prodi sembra essere valida l’ipotesi
di apertura ad un governo di intesa nazionale che dovrà operare sui 20 punti
dettati nei giorni scorsi dai Saggi. Dal numero di voti notasi solo un piccola
defezione di 10 deputati. A favore del candidato dei Grillini, Stefano Rodotà ,217
voti utili. Tra i partiti che hanno fatto dichiarazioni ufficiali , Fratelli D’Italia
che ha votato scheda Bianca e SEL che invece ha dato il suo appoggio a Rodotà. Prime
reazioni da parte di Grillo che in un suo comunicato via web parla di “Colpo di
Stato” e della non accettazione pubblica di un Napolitano Bis. In parlamento la
chiara contrarietà da parte dei Grillini è stata manifestata con un atto di
dissenso, al raggiungimento del quorum utile dei 504 voti,infatti, mentre gli
altri deputati si sono alzati applaudendo l’elezione del Presidente Napolitano
i Deputati e Senatori del movimento 5 stelle sono rimasti seduti. La riconferma di Napolitano verrà contestata
pubblicamente a Roma da Grillo nella serata del 20 Aprile 2013. Una situazione
politica convulsa che se confermata nei prossimi giorni con il mandato di Intesa
Nazionale al nuovo Presidente del Consiglio butterà ai margini del parlamento e
delle decisioni chiave per il paese, il movimento di Grillo, che non avrà gli
strumenti per contrastare la vasta area istituzionale di cartello che si andrà
ipoteticamente a creare.
Di Maurizio Cirignotta
Di Maurizio Cirignotta
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