Spazio Seme presenta
AJO - Arezzo Jazz Orchestra
in concerto
Martedì 28 maggio, ore 21.00
Via del Pantano, 36 - Arezzo
Ingresso libero
L'A J O è formata da validi musicisti aretini che si sono riuniti per l'occasione e vogliono fortemente la rinascita di una nuova orchestra jazz ad Arezzo
Si esibirà domani, martedì 28 maggio, l'Arezzo Jazz Orchestra, una formazione che riunisce numerosi musicisti aretini di talento.
Alle ore 21.00 Spazio Seme avrà l'onore e il piacere di ospitare un altro evento tanto importante per il jazz aretino (e non solo).
Notizie in merito alla prima formazione jazz (small band) di Arezzo risalgono al 1940 quando, sotto la direzione del m° Polverini, la band si esibiva in maniera clandestina perché in quel periodo, in Italia e non solo, la diffusione del jazz era proibita.
Successivamente, dal 1985 fino al 1989, per la prima volta in Arezzo nacque, in seno alla Filarmonica "Guido Monaco", una formazione in stile americano denominata "Big Band città di Arezzo" diretta dal m° ITALO MARCONI al quale succedette il m° Gennaro Urbani fino al 1994.
L'attività della big band per dieci anni si fermò e solo nel 2004 sotto la guida del m° Nicola Giovagnini si costitutì una nuova formazione, che purtroppo terminò l'attività musicale dopo solo un anno.
Sono passati ben nove anni e, grazie alla dedizione di Ilario Celli, che è l'anima della filarmonica "G. Monaco", debutta l'A J O Arezzo Jazz Orchestra, che propone, in versione inedita, brani di D. Ellington, S. Rollins, C. Velazquez, S. Wonder e M. Trimigno tutti arrangiati e diretti dal pianista, compositore e jazzista pugliese Matteo TRIMIGNO.
SASSOFONI: Benedetto Burchini, Ilario Celli, Lorenzo Gallorini, Nicolas Gelli, Marzio Mangoni
TROMBE: Ivan Elefante, Francesco Giustini, Filippo Mazzini, Leonardo Morella, Pietro Zaccardi
TROMBONI: Simon Chiappelli, Paolo Giusti, Mauro Morini, Niccolò Pontenani, Saverio Zacchei
CONTRABBASSO: Mauro Maurizi
BATTERIA: Andrea Nocentini
VOCI: Marta Agnelli, Gianni Bruschi, Laura Falcinelli
PIANOFORTE, DIREZIONE e ARRANGIAMENTI: Matteo Trimigno
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