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martedì 18 giugno 2013

Pozzuoli - Malazè evento enogastronomico apprezzato dai turisti

 

 

 

 

    La presentazione dell'VIII edizione della rassegna enogastronomica Malazè tra le fumarole della Solfatara di Pozzuoli, l'unico cratere ancora attivo nei Campi Flegrei, è stata l'occasione di una tavola rotonda, promossa dal patron dell'evento, Rosario Mattera e coordinata da Luciano Pignataro, giornalista del Mattino, curatore del wineblog lucianopignataro.it e vicepresidente dell'Arga Campania: "L'ArcheoEnoGastronomia in Campania: territori a confronto", tema al quale hanno dato un forte contributo gli intervenuti che hanno spiegato come l'iniziativa privata può sostituirsi agli enti pubblici e alla politica. Fare sistema, creare sinergia tra soggetti interessati al settore turismo senza contributi e con le proprie forze. E' intervenuta, invitata dal moderatore, Donatella Bernabò Silorata, giornalista e ideatrice di Wine and the City, l'evento che precede Vitignoitalia che ha commentato come in pochi anni è riuscita a coinvolgere nel suo brand molti esercizi commerciali, dalle gallerie d'arte alle boutique con assaggi e presentazione di bottiglie di vino, iniziativa imitata in altre città; Albert Sapere di "Le Strade della Mozzarella", ha riferito del successo del nostro oro bianco apprezzato in tutto il mondo. Nelle preferenze dei buongustai – ha detto Sapere – c'è la mozzarella, la pizza, il pomodoro San Marzano e la pasta; Diana Cataldo e Massimo Iannaccone di "Campania Stories", promotori del progetto dedicato alla valorizzazione del vino campano, sono partiti – hanno dichiarato - con l'Ipinia e suscitato l'interesse delle altre province campane.

     Tornando al tema principale dell'incontro, Malazè, evento cult, felice connubio tra archeologia e cibo, ormai affermato e conosciuto ovunque si svolge nell'intera area flegrea tra Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida, Procida, Giugliano, Napoli e il perspicace Rosario Mattera è riuscito a coinvolgere un'ottantina tra associazioni culturali, cantine e ristoranti che spesso sono nei pressi di importanti reperti archeologici e nei giorni della manifestazione praticheranno un menù a base di pesce azzurro e prodotti degli orti e vini flegrei. Secondo una ricerca turistica i vacanzieri scelgono la destinazione da visitare anche tenendo conto degli interessi culinari e quale migliore occasione per il turista che predilige il mese settembrino per il suo viaggio culturale e gastronomico in una terra con cosi ricca di prodotti genuini.

     L'itinerario attraverso antichi sapori, odori, vini, ricette in uno scenario incomparabile di ville imperiali predilette dai romani per banchetti luculliani, durerà undici giorni dal 7 al 17 settembre con un'appendice il giorno dopo, dedicata ai meno abili, ma con tanta voglia di partecipare ad un evento che richiama nel proprio territorio intenditori di antichi sapori.

     Il termine Malazè, ignorato da molti, di origine araba, come ha spiegato Mattera, indica le grotte dove sono conservati gli attrezzi di pesca e dove consumano fugaci colazioni i pescatori al ritorno dal duro lavoro in mezzo al mare.

    Ciro Biondi, responsabile dell'ufficio stampa e p.r, ha convogliato, alla fine del meeting, il numeroso pubblico, nei pressi delle fumarole dove è stata apprezzata la cucina geotermica, preparata da una ventina di chef locali e i vini Falanghina e Piedirosso dei Campi Flegrei.

 

mario carillo - napolinews.org

   

   

    

   

 

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