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martedì 24 settembre 2013

ANIEM SUD ITALIA: BIAGIO CHIAPPETTA NUOVO COORDINATORE NAZIONALE


ANIEM      

 

"Negli ultimi anni abbiamo avuto la possibilità di conoscere e valorizzare nelle nostre aree meridionali un sistema di imprese che, nonostante la crisi profonda, ha evidenziato capacità, dinamiche, qualità e potenzialità significative. La volontà di Aniem (associazione nazionale imprese edili manifatturiere) di fornire ulteriore slancio e competitività a questa realtà, ci ha spinto ad individuare in Biagio Chiappetta, protagonista di quest'azione di sviluppo, il nostro referente per coordinare la presenza Aniem nelle aree del Mezzogiorno", così il Presidente Dino Piacentini in occasione della nomina di ieri del nuovo coordinatore.


"Il ruolo che mi è stato affidato mi vedrà impegnato quotidianamente per affrontare i diversi problemi che nel Sud abbiamo nel settore dell'edilizia", dichiara Biagio Chiappetta "perché la situazione è drammatica e basta guardare i dati per non esser tacciati di allarmismo o mera semplificazione: a fine del 2012 il numero di addetti alle costruzioni ha subito un calo dell'8,7%, rispetto al 5% a livello medio nazionale. E nei primi tre mesi del 2013 il trend negativo si è rafforzato con un -15%. Rispetto all'inizio della crisi nel Sud la caduta degli occupati di attesta al 31,7%. In partica un posto di lavoro su tre in edilizia nelle regioni meridionali è andato in fumo".


"Le azioni da intraprendere sono molteplici – prosegue Chiappetta – volte a raggiungere l'obiettivo di 'fare squadra' tra noi imprenditori perché solo attraverso le reti di impresa, le singole aziende possono riuscire a raggiungere traguardi che mai riuscirebbero ad ottenere singolarmente".

"Non mi sottrarrò certo – conclude il nuovo coordinatore per il Sud Biagio Chiappetta – ad un'azione sistematica verso le pubbliche amministrazioni per sensibilizzarle ad utilizzare meglio e soprattutto di più la finanza di progetto e a lavorare il tema dello snellimento della burocrazia che attualmente grava in maniera eccessiva sugli iter autorizzativi sia in fase iniziale che finale delle imprese"

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