FISCO
Iva al 22%, aumento deleterio
Giordano, Adiconsum: Se il Governo vara tale aumento, almeno lo sterilizzi sui carburanti, attutendo l'effetto domino sui beni di prima necessità
E' alle porte il famigerato aumento di un punto percentuale dell'Iva, che ad ottobre dovrebbe quindi passare dal 21 al 22%. Un aumento pesante, e che, nonostante le precedenti rassicurazioni da parte di diversi esponenti del Governo, sembra ormai inevitabile.
"Pur comprendendo le ragioni di Bilancio dello Stato – dichiara Pietro Giordano, Presidente Nazionale Adiconsum – non si può sottacere il grosso peso che l'aumento dell'IVA avrebbe sui carburanti e quindi, vista la composizione del paniere inflattivo, sull'inflazione e soprattutto sul carrello della spesa che registra percentuali doppie rispetto all'aumento del tasso d'inflazione".
"il carrello della spesa ad un ulteriore aumento dell'IVA avrebbe un'impennata se non si sterilizza tale aumento per gli idrocarburi. Infatti, in Italia, com'è noto, l'80% delle merci viaggia su gomma e non su rotaia. Il punto percentuale di aumento dell'Iva, pertanto, si scaricherebbe anche sui beni di prima necessita, sul costo della benzina ed anche sui servizi pubblici locali, come ad esempio è già accaduto per bus e metro.
L'aumento dell'Iva, se confermato – conclude Giordano – porterebbe ad un'ulteriore contrazione dei consumi e ad un conseguente decremento del gettito fiscale, con effetti deleteri per le famiglie e per l'economia".
Adiconsum chiede al Governo, se dovesse varare l'aumento dell'IVA una sterilizzazione dello stesso per ciò che riguarda i carburanti.
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