Firenze 4 Settembre 2013 – Continuano a giungerci richieste di clienti della Banca delle Marche, in particolare sottoscrittori del conto di deposito denominato (ironia della sorte) "Deposito Sicuro", allarmati dal provvedimento preso dalla Banca d'Italia il 27 Agosto scorso con il quale quest'ultima ha provvisoriamente destituito gli amministratori della Banca delle Marche affidando l'incarico provvisorio a due commissari (Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni).
Molti si chiedono se non sia il caso di chiudere i conti e trasferire la liquidità il prima possibile.
Riteniamo, invece, che non sia il caso di allarmarsi. Il commissariamento disposto dalla Banca d'Italia è finalizzato a trovare le soluzioni per la patrimonializzazione della banca ed il conseguente risanamento. In ogni caso, i depositi fino a 100.000 euro, sostanzialmente, non corrono rischi, né vi sono pericoli per tutti gli investimenti finanziari depositati presso la banca i quali costituiscono comunque un patrimonio separato.
Diverso è il caso, naturalmente, degli azionisti, i quali hanno subito e presumibilmente subiranno perdite pesantissime. Qualche rischio, invece, può esserci per gli obbligazionisti.
In caso di depositi molto rilevanti, superiori a 100.000 euro, è prudente diversificare.
In conclusione, è evidente che la situazione di Banca delle Marche è grave – altrimenti non sarebbe stato preso un provvedimento così serio come il commissariamento – ma non è il caso di farsi prendere da allarmismi, ci sono tutte le condizioni affinché la banca possa essere risanata.
Abbiamo approfondito la questione, sul piano generale, in un articolo sul nostro web: http://investire.aduc.it/articolo/caso+banca+marche+sistemi+protezione+dei_21575.php
Alessandro Pedone, responsabile Aduc per la tutela del risparmio
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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