DURANTE INTERVISTA MEGA SPOT ALLA RACCOLTA DI DVD SUL CALCIATORE. MINA' E GAZZETTA DELLO SPORT PAGHINO PER LA PUBBLICITA' OCCULTA
Affermare che Maradona non ha percepito un solo euro per la partecipazione a "Che tempo che fa" suona come una colossale presa in giro degli italiani. Lo afferma oggi il Codacons, tornando sulla vicenda del calciatore ospite domenica scorsa di Fabio Fazio.
"Durante la puntata di "Che tempo che fa" è stata fatta una enorme pubblicità alla raccolta di dvd dedicata a Maradona, curata da Gianni Minà, prodotta dalla Rai e distribuita con la Gazzetta dello Sport – spiega il presidente Carlo Rienzi – E' evidente come il mega-spot a tale opera editoriale, tra l'altro appena uscita sul mercato, abbia portato benefici economici sia al calciatore, sia all'autore, incrementando le vendite degli 11 dvd dedicati a Maradona. Una forma di pubblicità occulta che probabilmente ha regalato al calciatore più soldi di qualsiasi compenso potesse percepire per la partecipazione al programma".
"A questo punto – prosegue Rienzi – non importa che la Rai figuri tra i realizzatori dell'opera: siano gli stessi Minà e la Gazzetta dello sport a pagare la rete per lo spot andato in onda durante la trasmissione di domenica e per lo spazio pubblicitario ottenuto gratuitamente da Fazio".
Affermare che Maradona non ha percepito un solo euro per la partecipazione a "Che tempo che fa" suona come una colossale presa in giro degli italiani. Lo afferma oggi il Codacons, tornando sulla vicenda del calciatore ospite domenica scorsa di Fabio Fazio.
"Durante la puntata di "Che tempo che fa" è stata fatta una enorme pubblicità alla raccolta di dvd dedicata a Maradona, curata da Gianni Minà, prodotta dalla Rai e distribuita con la Gazzetta dello Sport – spiega il presidente Carlo Rienzi – E' evidente come il mega-spot a tale opera editoriale, tra l'altro appena uscita sul mercato, abbia portato benefici economici sia al calciatore, sia all'autore, incrementando le vendite degli 11 dvd dedicati a Maradona. Una forma di pubblicità occulta che probabilmente ha regalato al calciatore più soldi di qualsiasi compenso potesse percepire per la partecipazione al programma".
"A questo punto – prosegue Rienzi – non importa che la Rai figuri tra i realizzatori dell'opera: siano gli stessi Minà e la Gazzetta dello sport a pagare la rete per lo spot andato in onda durante la trasmissione di domenica e per lo spazio pubblicitario ottenuto gratuitamente da Fazio".
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