NATALE: COLDIRETTI, SHOPPING REGALI AL VIA, BUDGET DA 171 EURO (-5%)
Da cercare quasi cinque regali a famiglia, 1/3 italiani inizia acquisti a novembre
Con il week end inizia quasi un mese di shopping natalizio con un budget complessivo disponibile per regali di circa 171 euro a famiglia, in calo del 5 per cento rispetto al 2012. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dell'indagine "Xmas Survey 2013" di Deloitte. Con la crisi in Italia sono in molti - sottolinea la Coldiretti - ad acquistare i regali di Natale in anticipo per avvantaggiasi dei prezzi piu' convenienti o per non dovere affrontare le lunghe file che caratterizzano il momento clou dello shopping delle festività. Circa un terzo degli italiani - sottolinea la Coldiretti - acquista infatti i regali di Natale entro la fine del mese di novembre anche se per la maggioranza la ricerca si concentra nel mese di dicembre.
La media è di quasi 5 regali (4,75) a famiglia con un costo per ogni singolo regalo che è di circa 36 euro e una tendenza verso il calo degli acquisti di abbigliamento, tecnologie e divertimenti. La spinta verso spese utili - precisa la Coldiretti - premia l'enogastronomia anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. La previsione è infatti che gli italiani rispetto allo scorso anno non risparmieranno per le spese alimentari destinate ad imbandire i tradizionali cenoni e neanche per i viaggi.
Piu' di sei italiani su dieci (63 per cento) - continua la Coldiretti - spenderà il proprio budget di Natale preferendo acquistare prodotti Made in Italy anche per aiutare l'economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro in una difficile momento di difficoltà che sta portando alla chiusura di molte imprese e alla perdita di occupazione. Una forma di solidarietà che si concilia con lo spirito del Natale durante il quale ben il 75 per cento degli italiani si impegna a non acquistare prodotti realizzati con il lavoro dei minori e il 65 per cento quelli che non rispettano l'ambiente. In questo contesto un grande interesse è rivolto ai tradizionali cesti di prodotti tipici a chilometri zero che non devono essere trasportati per lunghe distanze con mezzi inquinanti.
Accanto ai tradizionali luoghi di consumo, un successo - continua la Coldiretti - viene registrato per i mercatini che nei fine settimana durante le festività si moltiplicano nelle città e nei luoghi di villeggiatura e che garantiscono spesso la possibilità di trovare regali ad "originalità garantita".
Il 26 per cento del budget per il Natale sarà dedicato in Italia all'acquisto on line che però riguarda prevalentemente musica e film mentre per il cibo e le bevande al contrario - conclude la Coldiretti - si registra una tendenza al ritorno al contatto fisico con il produttore magari con acquisti direttamente in azienda o nei mercati degli agricoltori di campagna amica, per assecondare la crescente voglia di conoscenza sulle caratteristiche del prodotto e sui metodi per ottenerlo.
Da cercare quasi cinque regali a famiglia, 1/3 italiani inizia acquisti a novembre
Con il week end inizia quasi un mese di shopping natalizio con un budget complessivo disponibile per regali di circa 171 euro a famiglia, in calo del 5 per cento rispetto al 2012. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dell'indagine "Xmas Survey 2013" di Deloitte. Con la crisi in Italia sono in molti - sottolinea la Coldiretti - ad acquistare i regali di Natale in anticipo per avvantaggiasi dei prezzi piu' convenienti o per non dovere affrontare le lunghe file che caratterizzano il momento clou dello shopping delle festività. Circa un terzo degli italiani - sottolinea la Coldiretti - acquista infatti i regali di Natale entro la fine del mese di novembre anche se per la maggioranza la ricerca si concentra nel mese di dicembre.
La media è di quasi 5 regali (4,75) a famiglia con un costo per ogni singolo regalo che è di circa 36 euro e una tendenza verso il calo degli acquisti di abbigliamento, tecnologie e divertimenti. La spinta verso spese utili - precisa la Coldiretti - premia l'enogastronomia anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. La previsione è infatti che gli italiani rispetto allo scorso anno non risparmieranno per le spese alimentari destinate ad imbandire i tradizionali cenoni e neanche per i viaggi.
Piu' di sei italiani su dieci (63 per cento) - continua la Coldiretti - spenderà il proprio budget di Natale preferendo acquistare prodotti Made in Italy anche per aiutare l'economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro in una difficile momento di difficoltà che sta portando alla chiusura di molte imprese e alla perdita di occupazione. Una forma di solidarietà che si concilia con lo spirito del Natale durante il quale ben il 75 per cento degli italiani si impegna a non acquistare prodotti realizzati con il lavoro dei minori e il 65 per cento quelli che non rispettano l'ambiente. In questo contesto un grande interesse è rivolto ai tradizionali cesti di prodotti tipici a chilometri zero che non devono essere trasportati per lunghe distanze con mezzi inquinanti.
Accanto ai tradizionali luoghi di consumo, un successo - continua la Coldiretti - viene registrato per i mercatini che nei fine settimana durante le festività si moltiplicano nelle città e nei luoghi di villeggiatura e che garantiscono spesso la possibilità di trovare regali ad "originalità garantita".
Il 26 per cento del budget per il Natale sarà dedicato in Italia all'acquisto on line che però riguarda prevalentemente musica e film mentre per il cibo e le bevande al contrario - conclude la Coldiretti - si registra una tendenza al ritorno al contatto fisico con il produttore magari con acquisti direttamente in azienda o nei mercati degli agricoltori di campagna amica, per assecondare la crescente voglia di conoscenza sulle caratteristiche del prodotto e sui metodi per ottenerlo.
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