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sabato 19 aprile 2014

Codacons su class action Corriere della sera

CLASS ACTION: DURA RISPOSTA DEL CODACONS AL CORRIERE DELLA SERA

QUALE PADRONE SI CELA DIETRO OPERA DI DELEGITTIMAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE?
ALTRI GIUDICI HANNO SOSTENUTO L'ESATTO  CONTRARIO DI QUANTO RIPORTATO OGGI DAL CORRIERE


"A pensar male si commette peccato, ma quasi sempre ci si azzecca". Per questo è difficile non vedere un nesso tra l'articolo pubblicato oggi dal Corriere della sera, secondo cui il Codacons sarebbe sostanzialmente incapace di difendere gli utenti, e la battaglia legale in corso tra l'associazione e uno dei principali azionisti di RCS, che nei giorni scorsi ha pesantemente insultato l'organizzazione dei consumatori.

Ai giornalisti del Corriere della sera sarebbe bastato fare una rapida ricerca sul web per accorgersi che le verità è l'esatto opposto di quanto scritto oggi: il Codacons è l'unica associazione dei consumatori che è riuscita a vincere in Italia le class action, nonostante gli ostacoli e le difficoltà insite nella legge sull'azione collettiva. Basti pensare all'azione di classe vinta contro la P.A., nella quale è stato ordinato allo Stato di emanare il Piano Nazionale di edilizia scolastica, o a quella contro un inutile kit antinfluenzale.

Quanto all'incapacità dell'associazione di difendere adeguatamente i diritti dei consumatori, la tesi dei giudici di Milano cui il Corriere ha dato ampia (ed esagerata) visibilità, si scontra in modo palese con quanto sostenuto da centinaia e centinaia di altri giudici, che hanno al contrario sottolineato il ruolo primario dell'associazione nella tutela dei diritti diffusi, accogliendo i ricorsi del Codacons contro le strisce blu, contro l'equalizzatore, contro l'aumento dei limiti al possesso di droghe leggere, contro i contratti precari nella scuola, ecc., tutte cause nelle quali erano in gioco gli interessi dei cittadini.

Ma ciò che il Corriere della Sera non è riuscito proprio a capire - spiega il presidente Carlo Rienzi - è che la decisione dei giudici di Milano sulla class action contro Atm porta alla luce non un folle principio secondo cui il Codacons non sa tutelare gli utenti, bensì la deleteria inutilità per i consumatori italiani della legge sulla class action introdotta nel nostro paese; un provvedimento che rappresenta un'arma spuntata e che consente solo in rarissimi casi il riconoscimento dei diritti degli utenti, a costi elevatissimi e con tempi immensamente lunghi. Come ha dimostrato la decisione del Tribunale di Milano.

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