L'AQUILA. 5 ANNI DOPO, CITTA' SPETTRALE La sua ricostruzione è una grandissima opera pubblica che deve essere consegnata alla Nazione L'Aquila, cinque anni dopo il sisma, è ancora una città spettrale, un colpo al cuore per chi ci va per la prima volta e una ferita mai sanata per chi ci abitava. I governi precedenti si sono assunti l'impegno di far rivivere la città e il suo centro storico consolidandolo, restaurandolo, ripristinandovi le funzioni pubbliche e private e la vita dei cittadini cui restituire le loro case e la loro vita nella loro città. Ad oggi, passati 5 anni, che cosa è accaduto? Ci sono stati interventi doverosi ai monumenti, iniziative private, ma la città non è stata ancora riconsegnata alla sua vita e alla sua popolazione. E alla sua Nazione. Una città e un centro storico vivono e si conservano in quanto vissute. Italia Nostra chiede che il governo Renzi si attivi al più presto per recuperare il troppo tempo perduto e destini risorse spostandole da non urgenti opere infrastrutturali per ricollocarle su una grandissima opera pubblica indispensabile, la ricostruzione de L'Aquila e degli altri centri colpiti dal terromoto. L'Aquila sta aspettando. L'Italia sta aspettando. Il mondo, che qui con il G8 è arrivato dopo il sisma, sta ancora aspettando. Marco Parini, Presidente Italia Nostra onlus |
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