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sabato 5 aprile 2014

LAVORO, 100MILA GIARDINIERI, C'E' ANCHE IL TUTOR DELL'ORTO


In Italia lavorano circa centomila giardinieri specializzati grazie alla crescente attenzione al verde da parte delle amministrazioni pubbliche e dei privati che ha anche favorito la nascita di nuove figure professionali, dall’agriscultore al tutor dell’orto..

E’ quanto afferma la Coldiretti che nel commentare le analisi della Cgia di Mestre sottolinea che quello del giardiniere è uno dei mestieri che terrà, rispetto ad altri tipi di operai specializzati secondo un’analisi Isfol-Istat sulle tendenze al 2015. Si registra infatti una aumento della superficie complessiva di verde urbano che ha bisogno di cure nei capoluoghi di provincia secondo una analisi della Coldiretti su dati Istat con una contemporanea crescita della disponibilità media del verde urbano è di 31,4 metri quadrati per abitante.

Ad aumentare – continua la Coldiretti - sono anche gli italiani che desiderano avere un giardino od un orto per garantirsi cibi genuini a contatto con la natura, direttamente in casa propria. Oggi ben un italiano su quattro si dedica alla cura del verde e ad essere coltivate, secondo la Coldiretti, non sono solo erbe aromatiche (73 per cento) e i fiori (73 per cento) ma anche ortaggi e frutta (39 per cento). E proprio per aiutare i tanti neofiti è nata una rete di tutor dell’orto grazie alla fondazione Campagna Amica promossa dalla Coldiretti che è composta soprattutto da aziende vivaistiche che a condizioni vantaggiose forniscono, ai gestori degli orti aderenti alla rete, mezzi tecnici di produzione (terra, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le piantine, sostegni vari, sementi e piantine). Il mestiere del giardiniere secondo la Coldiretti rimane prevalentemente maschile (l’86 per cento del totale), mentre se si considera l’età, prevalgono gli over 40 (56 per cento).

Non mancano però i giovani, trainati anche da iniziative innovative. Ad esempio Luca Romiti di Pistoia è diventato un agriscultore attraverso l’arte topiaria. Luca – sottolinea la Coldiretti - è un vero e proprio artista capace di trasformare la natura in scultura con la consapevolezza che tutto può essere riprodotto con estro dal genio e dalla natura. Con piccoli e semplici attrezzi del mestiere, il maestro topiario crea meravigliose sculture viventi. Dal primo seme all'ultima sforbiciata è tutto un intrecciarsi di rami e di foglie che si impersonificano. Dal primo innesto fino alla scultura ci si impiega circa tre anni, ma queste opere continuano a vivere e ad essere modellate, così come la sua impresa che non ha mai smesso di crescere.

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