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martedì 20 maggio 2014

eBay.it, così gli italiani vendono all’estero




L'azienda svela i propri dati sul commercio transfrontaliero, un'opportunità per imprese e privati
MILANO – 20 maggio 2014. Attraverso eBay, aziende e venditori italiani nel 2013 hanno esportato i loro prodotti in 176 Paesi nel mondo. Sul podio ci sono mercati del calibro della Germania, della Francia e degli Stati Uniti. Ma nell'elenco complessivo non mancano anche Paesi esotici, come Uzbekistan, Zimbabwe e Guadalupa.
eBay si conferma quindi uno strumento prezioso per chi vuole vendere all'estero, così come traspare dai dati globali del gruppo eBay Inc, che nel solo primo trimestre 2014 ha registrato 13 miliardi di dollari di volumi generati dal commercio transfrontaliero. Anche a livello italiano, eBay.it è il primo marketplace del Paese, con oltre 4 milioni di acquirenti attivi e con una media di un articolo venduto ogni secondo. I dati interni di eBay.it, inoltre, certificano una top 10 dell'export dall'Italia guidata da Germania, Francia e Stati Uniti, seguiti da Gran Bretagna, Svizzera, Spagna, Russia, Belgio, Austria e Olanda.
"Le ultime rilevazioni interne di eBay.it – spiega Lamberto Siega, Head of Seller and Innovation in Italia, Francia e Spagna per eBay – dimostrano come il commercio transfrontaliero sia un'opportunità per superare la crisi delle vendite al dettaglio, fidelizzando nuovi clienti in mercati che senza il commercio elettronico sarebbero difficilmente raggiungibili. E' però necessario – aggiunge Siega – prepararsi a ricevere ordinativi dall'estero, approntando una struttura capace di gestire in modo professionale le richieste. eBay – conclude Siega – è partner dei venditori e li supporta con una vetrina personalizzabile, un'altissima visibilità e accordi speciali con i trasportatori, che permettono di effettuare spedizioni a tariffe convenienti".
Tra le categorie merceologiche che registrano più vendite verso l'estero, ci sono l'Abbigliamento e gli accessori, i Ricambi per le moto e l'Arredo per la casa. La classifica cambia leggermente quando gli acquirenti internazionali acquistano tramite dispositivi mobile – l'ultima frontiera dell'evoluzione del commercio internazionale: il primo e secondo posto rimangono invariati, mentre al terzo subentra la categoria Orologi e gioielli.

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