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lunedì 26 maggio 2014

Europee 2014,notevole calo dei votanti ; vincono gli Euro Scettici

Una visione attenta del voto dà sicuramente vincente l’euro scetticismo dei cittadini Italiani verso le consultazioni  europee, i votanti, infatti,sono stati 57,2% che in pratica rappresentano una grossa fetta di elettori ma sicuramente il 13,8% in meno rispetto alle consultazioni del 2009, quando i votanti sono stati  il 71%. Una percentuale che avrebbe potuto fare la differenza per alcune formazioni politiche in competizione. Un dato di indifferenza sostanziale che si contrappone all’interesse locale che vede le amministrative al  71%  dei votanti. Dai dati del ministero degli interni  ci accorgiamo come su un totale di 50.662.460 aventi diritto al voto, anno votato solo 28.991.258, cioè il 57,22 per cento. I cittadini italiani hanno a disposizione 73 seggi nel parlamento Europeo che si sono suddivisi in 31 seggi per il Partito vincente con il 40,81 % delle preferenze cioè il PD, mentre il secondo partito e parliamo del  Movimento Cinque Stelle ottiene ben 17 seggi con il 21,15%, Forza Italia  terza coalizione classificata con 16,81% invece ottiene 13 seggi , la Lega Nord ottiene un ottimo 6,15% e 5 seggi, il nuovo centro destra  di Alfano  ottiene 4,38% e 3 seggi mentre la novità Greca del Tsipras  varca la soglia del 4,03%  ed ottiene 3 seggi,  La SVP infine ottiene 1 seggio con lo 0,50 %. Il dato Italiano quindi dà agli euro scettici 25 deputati al parlamento Europeo su 73, con una percentuale del 35% dei seggi utili. Il panorama politico della Nuova Europa è quindi notevolmente cambiato anche se il PPE riesce con difficoltà a raggiungere i 212 seggi rispetto ai Socialisti Democratici che ne hanno ottenuti ben 185. In pratica si defila un governo Europeo di grande coalizione tra PPE ,SD e Liberal democratici con 71 seggi. Gli altri tra cui possiamo annoverare i verdi con 55 seggi , la Sinistra unitaria con 45 seggi  ,i conservatori con 40 seggi. Gli euro scettici nella somma caratterizzata da un’appartenenza ideologica comune contro alcune scelte europee si annoverano in un gruppo si eterogeneo ma certamente unito nelle idee con ben 120 seggi. Un panorama che dovrà tener conto delle scelte sull’Euro ma anche delle politiche sul fiscal compact e sul rigore collegato al pareggio di bilancio imposto dall’Europa alle varie nazioni aderenti ed infine alla grande percentuale di disoccupazione giovanile che colpisce alcune nazioni. I cittadini europei sono infatti stanchi di fare sacrifici e vogliono guardare certamente ad un futuro migliore
                                                                                             Di Maurizio Cirignotta


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