Gela. Si rinnova la devozione centenaria verso Maria ss. Delle Grazie, simulacro che i fedeli considerano come una co- patrona assieme a Maria s.s. dell’Alemanna. I festeggiamenti solenni hanno il loro culmine il 2 luglio di ogni anno e quest’anno si svolgono come sempre nella chiesa trecentesca dei frati cappuccini, posta a ridosso di una veduta mozzafiato del mar mediterraneo.
Una festività molto sentita dai Gelesi che ne onorano l’effigie con un bagno di fede e di affetto rappresentato anche dalle tante donazioni in denaro e dagli ex voto che versano la loro riconoscenza alla madonna attraverso il sacrificio umano della processione che si dipana per il lunghissimo tragitto che si dirama per tutte le via della città sotto le luci e gli addobbi floreali. Un sacrificio fatto in favore di una grazia e con piedi scalzi accompagnato dal cero votivo acceso e tenuto stretto in mano in segno di devozione sotto il sole cocente di luglio e per i tanti chilometri che la madonna percorre dagli albori del primo pomeriggio del 2 luglio fino a notte inoltrata.
Sempre durante il corteo, il simulacro si ferma ad intervalli regolari per permettere lo spoglio dei bimbi bisognosi di una grazia o già graziati. Un rito millenario che da il segno tangibile di una esecrazione alla madre del mondo, affinchè possa aiutare i propri figli ad affrontare tutte le difficoltà della vita. Una giornata che viene anche caratterizzata dalla fede e dalla preghiera cattolica, tutti possono seguire le messe nella chiesa dei cappuccini, fin dalla prima mattina le messe infatti di susseguono incessantemente fino al tardo pomeriggio. Sono molti gli emigrati che per la ricorrenza del 2 luglio ritornano a Gela per manifestare il senso di rispetto e di devozione verso la madonna. La giornata si chiude dopo la mezzanotte col rientro del simulacro in chiesa e con i giochi pirotecnici a mare.
Di Maurizio Cirignotta
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