Lo affermano i dati pubblicati dall'azienda di sicurezza informatica SophosLabs per il secondo trimestre 2014. La classifica per lo spam pro capite inviato vede invece al top la Bulgaria davanti alla Bielorussia. La "sporca dozzina" dello spam mondiale è ampiamente guidata dagli USA, con il 24,2% del totale, davanti a Francia (6,7%), Cina (6,25%) e Italia (5,2%). La Bulgaria conduce la classifica dello spam per persona con un volume pari a 2,1 volte quello inviato dagli USA, paese preso come base di calcolo.
Lo spam sottolinea Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", non viene più inviato in massa dallo stesso server come accadeva fino a una decina di anni fa: oggi gli hacker si impadroniscono di computer scarsamente protetti in tutto il mondo e li controllano senza che i proprietari se ne accorgano, sfruttandoli per l'invio di messaggi indesiderati e link malevoli.Ognuno è dunque responsabile della sicurezza del proprio computer: se non si adottano le difese adeguate, non solo si subiscono questi attacchi, ma si contribuisce anche a diffondere il problema dello spam a livello globale.
Lecce, 26 luglio 2014
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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